“Qui il merito è tutto”. E’ con questa frase che Giovanni Cavazza, carpigiano 26enne, sintetizza la sua esperienza lavorativa a Londra che procede a gonfie vele all’interno della filiale inglese della prestigiosa multinazionale americana di servizi finanziari JP Morgan Chase & Co. Giovanni, dopo la laurea in Scienze Internazionali Diplomatiche a Forlì conseguita nel 2015, si è iscritto alla EDHEC Business School di Nizza effettuando uno stage di un anno alla banca BNP Paribas. Nel 2017 ha deciso di proseguire il suo master nella sede EDHEC Business School di Londra, dove ha cercato sin da subito un lavoro, riuscendo a essere assunto dal celebre colosso finanziario americano.
“Cercavo un lavoro di respiro internazionale che rispecchiasse la mia mentalità aperta e dinamica – racconta Giovanni – e qui l’ho trovato. Dopo un colloquio tecnico con i membri del team in cui avrei lavorato, ho ottenuto il posto.
Lavoro con colleghi provenienti da diverse parti del mondo, in un’azienda di caratura mondiale, con clienti europei e, soprattutto, in una metropoli che infonde ottimismo e determinazione a chiunque si impegna per dare una svolta al proprio futuro.
Lavoro a Canary Wharf, il più importante distretto finanziario di Londra insieme a La City, che rappresenta la quintessenza del multiculturalismo.
Non è tutto semplice, per esempio il costo della vita è alto, e la qualità della vita è lontana dagli agi a cui siamo abituati in Italia (basti pensare banalmente al cibo, ma anche ai ritmi di lavoro), ma ovunque ti giri scorgi fermento e possibilità. Londra è una capitale in continua evoluzione, trasformazione e costruzione. Qui si lavora e si sogna in grande”.
Di cosa ti occupi all’interno di JP Morgan?
“Lavoro come investment banking analyst (analista finanziario) nel team di assicurazioni M&A (fusioni e acquisizioni), e ho a che fare con le principali compagnie di assicurazioni europee.
Lavoro circa 15 ore al giorno, talvolta anche nei fine settimana, ma quando fai il lavoro che ti piace la fatica passa in secondo piano. E poi ho il privilegio di lavorare con persone di grande livello sia professionale che personale. C’è molta cooperazione, grande rispetto e sostegno reciproco. Quando voglio staccare e rilassarmi, mi basta passeggiare nei quartieri più caratteristici di Londra, come Notting Hill e Covent Garden, in cui, di colpo, al posto dei grattacieli vetrati compaiono case pittoresche, negozi dal fascino antico e parchi che non sono dei semplici giardini pubblici, bensì delle vere e proprie riserve di verde e natura in una delle città più urbanizzate al mondo”.
Che progetti hai per il futuro? L’Italia è tra questi?
“Al momento l’Italia non rientra nei miei progetti né a breve né a lungo termine. Fatico molto a vedere un futuro prospero per me in Italia. Per questo motivo, ci tengo a ringraziare pubblicamente i miei genitori e i miei amici per il loro costante sostegno alle mie scelte esterofile. Il mio prossimo obiettivo è quello di fare un’esperienza di lavoro nella capitale finanziaria globale, ovvero New York, e spero che il mio attuale ruolo in JP Morgan, in quanto realtà americana, possa costituire un ponte naturale verso questo progetto. E poi, magari, in futuro mi stimolerebbe molto lavorare in un fondo d’investimento internazionale”.
Chiara Sorrentino