Una nuova vita per lo storico palazzo che ha ospitato il Supercinema 70

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Aveva messo gli occhi sullo stabile che ospitava lo storico Supercinema 70 da anni e oggi, per l’imprenditore edile 39enne Tajeddine Jemal, il sogno è diventato realtà. “Finalmente la trattativa con i proprietari si è conclusa e il contratto preliminare di compravendita è stato stipulato: entro fine anno andremo a rogito e il cantiere potrà così decollare”, spiega Jemal del Gruppo Disdin di Concordia. Il progetto di demolizione e ricostruzione dell’immobile costituisce una vera e propria sfida a causa della vicinanza di altri edifici e del poco spazio a disposizione ma, prosegue Jemal, “questa operazione non è solo possibile e stimolante ma vincente. Voglio creare in centro storico, a pochi passi dal Duomo, una struttura innovativa, tecnologicamente all’avanguardia ed eco sostenibile. Un prodotto assolutamente unico in quel contesto. La mia famiglia è di origini tunisine ma io sono nato nella Bassa e appartengo a questa terra: credo in Carpi e nelle sue potenzialità e per tale motivo mi sono imbarcato in questa impresa. Voglio offrire a questa città un’opportunità unica: quella di vivere in un appartamento in classe A4 in pieno centro, godendo della bellezza di terrazze e giardini pensili, peraltro potendo usufruire degli sgravi fiscali previsti dallo Stato”. Parola d’ordine riqualificazione urbana: “senza consumare ulteriore suolo, su poco più di 3mila metri quadri di costruito, creeremo a piano terra dei garage, ai quali si accederà da via Bellentanina, oltre a due locali commerciali, e nei piani superiori 20 appartamenti e un attico dotato di due terrazze dalle quali si potrà godere della vista del giardino pensile da un lato e di Piazzale Re Astolfo dall’altro”, conclude l’imprenditore. A firmare il progetto è stato l’architetto carpigiano Maurizio Dodi insieme allo staff del suo studio, D.S. Projects: “il progetto preventivo di quest’opera di riqualificazione ed efficientamento energetico ha già incassato il via libera dell’amministrazione comunale. L’edificio che abbiamo immaginato ha una facciata pulita, lineare, moderna, ma che ben si inserisce nel contesto circostante con cui dialoga in modo armonioso. Il fronte residenziale mantiene la scansione delle aperture originali, inserendo però un movimento controllato delle bucature. Inoltre, grazie a un leggero arretramento, seguito da un cambio di materiale al piano attico, manterremo la volumetria dello stabile originale riducendo però la percezione di slancio verticale. Un effetto ottico davvero interessante”. Il verde giocherà un ruolo chiave poiché, come sottolinea l’architetto Dodi, “contribuirà a innalzare ulteriormente la qualità dell’abitare. Grazie alla realizzazione di giardini pensili interni al primo piano e aree verdi a piano terra, i residenti, pur vivendo in pieno centro storico, potranno godere dei colori, dei profumi e della bellezza che solo fiori ed essenze sono in grado di donare”.

Un intervento “importante e di qualità”, dichiara l’architetto Dodi, che consentirà di riqualificare un angolo, quello compreso tra via Rodolfo Pio e via Bellentanina, oggi buio e poco frequentato e di restituirlo in una veste del tutto rinnovata e green alla città. Chiuso e ingabbiato dal sisma del 2012, lo stabile è parzialmente inagibile mentre i locali che ospitavano l’Officina non presentano alcuna criticità: “abbiamo pensato di presentare il progetto alla cittadinanza proprio in quello spazio, contestualmente all’allestimento della mostra d’arte sperimentale L’uomo – Paura e armonia. Chi vorrà – concludono Dodi e Jemal – potrà rimettere i piedi in un luogo che appartiene al ricordo di tutti noi e vedere i rendering del futuro palazzo”.

Jessica Bianchi

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