Sabato 21 settembre, alle 18, sarà celebrata la Santa Messa solenne nella riapertura al culto del Duomo di Santa Maria Maggiore in Mirandola, restaurato a seguito degli eventi sismici del 2012.
Si concretizza così l’evento tanto atteso e auspicato dai mirandolesi, a coronare il cammino di ricostruzione della seconda chiesa per importanza – dopo la Cattedrale – della Diocesi di Carpi.
“La messa solenne del 21 settembre – spiega il parroco di Santa Maria Maggiore, don Flavio Segalina – sarà il momento più istituzionale per vivere nella fede la riapertura del Duomo come luogo di culto della comunità mirandolese e, nel contempo, sarà espressione del ringraziamento agli organi competenti e a quanti si sono adoperati, a vario titolo, per la ricostruzione della chiesa”.
Per motivi di spazio e sicurezza, l’ingresso sarà possibile a un numero prestabilito di persone, 400 in totale, munite di pass. Per permettere comunque a chi lo vorrà di assistere alla celebrazione sarà allestito un maxischermo sulla piazza del Duomo.
Programma delle celebrazioni e degli eventi
Domenica 22 settembre, ci sarà la vera e propria festa di popolo. Alle 10.30, il vescovo emerito di Carpi, monsignor Francesco Cavina presiederà la messa per tutti. Fino alle 18, il Duomo sarà aperto per le visite e alle 18.30, si celebrerà la messa parrocchiale.
Altri appuntamenti verranno offerti alla cittadinanza in Piazza Riconciliazione: sabato 21, alle 21, il concerto del Faith Gospel Choir; domenica 22 – oltre al rinfresco in canonica dopo la messa solenne della mattina -, alle 16.30, il concerto della Filarmonica G. Andreoli di Mirandola; sabato 28, alle 21 l’esibizione della Banda Rulli Frulli.
Si aggiungerà infine – ma non da ultimo – l’incontro comunitario di preghiera mercoledì 25 settembre, alle 21, in Duomo, come ringraziamento per il recupero della chiesa e la sua restituzione alla città.
“Confidiamo che questo ritorno ‘a casa’ segni per la nostra comunità non l’inizio dell’autunno – conclude il parroco – bensì di una nuova primavera. Una stagione da vivere con rinnovata fede e profonda gratitudine verso Dio e verso tutti coloro che si sono adoperati per restituire il Duomo alla città”.