Addio di Patriarca al Senato

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Il collegio modenese del Senato passa dal carpigiano del Pd Patriarca alla Lega.

La Giunta delle elezioni del Senato, nella seduta di ieri sera, non ha accolto la richiesta di riconteggio di tutte le schede del collegio modenese avanzata dal senatore Pd Edoardo Patriarca. Era uscito dalle elezioni del 14 marzo 2018 con un vantaggio di appena 46 voti rispetto a Stefano Corti (Lega) che aveva presentato ricorso

Il riconteggio delle schede bianche e nulle ha visto ribaltare il risultato dal quale il leghista è uscito vincitore con 50 voti di vantaggio. Si apre ora la procedura di decadenza che prevede un passaggio formale nell’Aula del Senato. nell’ambito del ricorso presentato da Stefano Corti (Lega).

 

Ecco il commento del senatore Edoardo Patriarca:

“La Giunta delle elezioni del Senato, a maggioranza, ha accolto il ricorso del mio avversario nonostante la mia richiesta del riconteggio delle schede. Ne rispetto naturalmente la decisione, anche se reputo che, a fronte di una differenza che è rimasta di soli 50 voti (stessa situazione iniziale, anche se a parti inverse) avrei avuto tutto il diritto di vedere riconteggiato l’insieme delle schede del collegio. La procedura di decadenza prevede ora un passaggio formale in Aula. Attendo, con serenità, quest’ultimo adempimento e continuo il lavoro finora svolto al servizio della comunità modenese, ruolo a cui sono stato legittimamente chiamato sulla base delle procedure e degli accertamenti che sono stati effettuati fino a questo pronunciamento della Giunta delle elezioni, così come stabilito dalle leggi e dai regolamenti del Senato.

In questi anni di impegno parlamentare, ho cercato di testimoniare una politica fatta di ideali, di competenza e studio, di ascolto e vicinanza al territorio. La precedente Legislatura mi aveva visto prevalentemente impegnato sui temi sociali e del volontariato: mi onoro di aver contribuito a costruire importanti provvedimenti come la legge sul Dopo di noi e la riforma del Terzo settore. In un anno e qualche mese di avvio di questa Legislatura ho presentato 10 disegni di legge, 20 interrogazioni, 67 ordini del giorno, 470 emendamenti, tutti a prima firma, a cui si aggiungono quelli cofirmati. Lo stile con il quale ci siamo confrontati con la maggioranza ritengo sia sempre stato improntato alla correttezza e al merito delle questioni. Voglio per questo ringraziare tutto il Gruppo Pd al Senato. Desidero ringraziare di cuore anche tutti gli elettori che con il loro voto hanno voluto sostenere il mio partito e il prosieguo del mio impegno parlamentare. Una volta esperiti tutti i passaggi formali in Senato, rinnoverò il mio impegno alla buona politica, seppure in sedi non più istituzionali”.