Raccontare il tempo

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Raccontare il tempo è il titolo della XIV edizione della Festa del racconto, fino al 2 giugno a Carpi e nei vicini comuni di Campogalliano, Novi e Soliera. Il tempo verrà indagato nelle sue molteplici prospettive – memoria, intesa come ricordi individuali e collettivi, che diventano testimonianza e narrazione; storia, come chiave di interpretazione del presente e colonna portante di un futuro tutto da costruire – dai grandi nomi italiani e internazionali della cultura. 

Come nasce un giallo? Quali sono le differenze fra giallo, noir, thriller, crime story? Perché piace tanto ai lettori? Giovedì 30 maggio a Campogalliano due autori del giallo italiano contemporaneo – Romano De Marco e Valerio Varesi – si raccontano a partire dai loro ultimi romanzi (ore 21, Campogalliano, Piazza Castello). Venerdì 31 maggio Ezio Mauro affronta invece la Storia con S la maiuscola, ripercorrendo le grandi vicende del nostro Paese con l’occhio critico del giornalista nel suo intervento Storia d’Italia (ore 18.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). A seguire, Kim Rossi Stuart presenta Le guarigioni, una raccolta di cinque racconti su personaggi curiosi, burberi, inafferrabili e irrisolti, ma anche fragili, buffi e testardi (ore 21.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Sabato 1° giugno il fisico del Cern Guido Tonelli, uno dei padri del bosone di Higgs, condurrà i presenti alle origini della vita trasportandoli nel Non-tempo da cui è nato tutto (ore 10, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Ci salveremo? O il nostro Paese precipiterà in un nuovo Medioevo? Se lo chiede Ferruccio de Bortoli in un incontro dal titolo Conquistare il futuro ricordando il passato: il giornalista parla della deriva populista mettendo in luce anche le colpe e le ambiguità delle élite, della classe dirigente e dei media (ore 15, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Si continua con la nuova sfida di Marco Malvaldi, che in Vento in scatola prova a narrare il mondo dei detenuti con lo spirito della commedia all’italiana, usando il tono lieve che si riserva per le cose serissime, senza abbandonare l’ironia, il gusto del paradosso e l’inventiva che lo contraddistinguono (ore 16.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo).

Di preciso, cosa succede quando pubblichi un libro? E dopo? E se hai successo? Lo racconta con la sua voce unica Antonio Manzini, autore amatissimo e creatore del vicequestore più famoso d’Italia, Rocco Schiavone, che si diletta dosando satira e ironia a raccontare il cinismo che pervade l’industria culturale: un reading ispirato al suo ultimo libro, Ogni riferimento è puramente casuale (ore 17.30, Carpi). Soliera ospita il Diario d’amicizia, un confronto tra Roberto Alperoli, Alberto Bertoni ed Emilio Rentocchini: tre amici, tre poeti molto diversi. A unificare i loro testi è il grande tema della memoria (ore 18, Soliera, polo culturale Habitat). Chiara Moscardelli e Federico Baccomo raccontano la ricerca di strategie per essere felici, o almeno per sopravvivere (ore 18.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo).

Il sabato si chiude con un reading a due voci: la giornalista Annalena Benini e lo scrittore Francesco Piccolo raccontano la forza, la caduta, le lettere d’amore e l’eterna, profonda e comica differenza fra uomini e donne (ore 21, Carpi, Teatro Comunale). A 20 anni dalla morte del più importante cantautore italiano anche Carpi tributa il suo omaggio all’artista genovese: sabato 1° giugno, in seconda serata, la band carpigiana dei Flexus e alcuni ospiti cantano De Andrè (ore 22.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Domenica 2 giugno la mattina a Carpi comincia con una riflessione sui tempi che stiamo vivendo guidata da Stefano Bartezzaghi, autore del saggio Banalità (ore 10.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Nel pomeriggio, Stefano Massini rende omaggio al protagonista della Festa, il racconto, con l’intervento L’officina delle parole (ore 16, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo); parte da qui un viaggio fra personaggi lontani nel tempo, epopee, incontri, esperienze umane, emozioni con una sola stella polare: la potenza sempre antica e sempre nuova del racconto. Tra gli incontri carpigiani più attesi c’è quello con Jonathan Coe su Paesaggi contemporanei – Raccontare la Brexit. Incalzato dalle domande di Federico Baccomo, l’autore britannico prova a leggere l’attuale momento storico sotto la lente rivelatoria della letteratura (ore 18.30, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Luca Mercalli farà invece una riflessione sul clima, per ricordare che Non c’è più tempo se vogliamo salvare il pianeta, ma anche che esistono modi facili ed efficaci per mettere al riparo il nostro futuro (ore 21, Carpi, tenda di Piazzale Re Astolfo). Il festival si chiude, come da tradizione, a Novi: l’attore, regista e scrittore Paolo Ruffini lancia un messaggio di positività con l’incontro La sindrome di UP. E’ tempo di essere felici (ore 21 Novi, PAC Polo Artistico Culturale).