“A mezzanotte mia figlia mi ha telefonato: turbatissima e in lacrime mi ha pregata di correre a prenderla perché la festa si era trasformata in un disastro”. A parlare è la mamma di una adolescente presente, sabato sera, a una festa privata in una villa nelle campagne di San Marino, sfociata nel ricovero di un minorenne. Il giovanissimo, dopo aver perso i sensi, a causa della quantità di alcol ingerita, è stato portato d’urgenza all’Ospedale da dove, nella giornata di domenica, è poi stato fortunatamente dimesso. “Mi sono precipitata a prendere mia figlia e quando sono arrivata mi sono trovata di fronte a uno spettacolo davvero tremendo: nonostante piovesse a dirotto e ci fosse freddo molti ragazzi vagavano senza ombrello, con gli occhi spalancati e lo sguardo vuoto. Completamente ubriachi, sembravano degli zombie”. Qualcosa è andato storto e i genitori vogliono fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto: “la festa era organizzata da due 14enni, tutti pensavamo fossero spalleggiate dai genitori ma, di adulti, in realtà, non vi era traccia. L’ingresso di cinque euro dava diritto a una consumazione gratuita ma il bar era open e gestito da dei minori. C’erano solo alcol e acqua, niente bibite, nè succhi: inconcepibile”.
La rabbia tra i genitori è palpabile: “noi mandiamo i nostri figli alle feste affinché si divertano, non è ammissibile che in contesti di questo tipo non vi sia alcun controllo e tutto sia lecito, aldilà di ogni limite. Se i tuoi figli organizzano una festa come minimo devi prenderti cura di loro e di quelli degli altri presenti, per non parlare dei gestori: non possono fare cassetto senza preoccuparsi di quanto avviene dentro alla loro proprietà. Mi auguro – conclude la mamma – che le Forze dell’ordine intervenute facciano indagini approfondite per accertare le responsabilità”.
Jessica Bianchi