Dalla passione per i conigli all’impegno per la loro tutela

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2022

Al lavoro nel weekend presso una storica pasticceria di Carpi e a un’attività di commercio on line di ricambi e accessori per auto storiche e sportive, oltre alla passione per lo sport, fondamentale per scaricare la tensione anche nelle giornate più impegnative, Silvia Gavioli, trentatreenne carpigiana con una laurea magistrale in Architettura presso il Politecnico di Milano, affianca l’amore per gli animali, e per i conigli in particolare. Un sentimento sbocciato sin da piccola, che si è evoluto nel tempo, maturando sino a diventare un impegno quotidiano. Il vero cambiamento inizia nel 2011, quando arriva in casa il primo coniglio: “da quel momento – racconta Silvia – è iniziato un percorso di informazione approfondita su come gestirlo in modo ottimale. La sola idea di tenere un animale in gabbia, infatti, mi faceva rabbrividire e allora decisi che qualcosa doveva cambiare”. Silvia inizia così a informarsi presso veterinari specifici, rivolgendosi anche a La voce dei Conigli, un’associazione veneta che, al tempo, fu la prima occuparsi specificatamente di questo l’animale. Dal gestire i propri conigli è poi passata a seguire corsi sul loro comportamento presso veterinari comportamentisti. Successivamente, nel 2012, è stata contattata dall’associazione Follow the Bunny, con sede a Bologna, per far parte del loro gruppo. Nel 2014 inizia a collaborare con OIPA – Organizzazione Internazionale Protezione Animali di Modena come volontaria sugli animali non convenzionali. Nel 2017, infine, dopo un corso formativo, ha effettuato il giuramento dinanzi al Prefetto, ricevendo il decreto, rilasciato dal Ministero dell’Interno, che la nomina guardia eco zoofila.  I campi in cui è impegnata sono diversi: dal recupero da abbandono all’accoglienza da parte di chi non se ne può più occupare, all’affidamento conseguente al sequestro penale effettuato con il Nucleo di guardie eco zoofile. “Purtroppo, quando non ha un proprietario, il coniglio non può essere ospitato in una struttura comunale come un Canile o un Gattile, quindi, dal momento del recupero sino all’adozione, viene gestito all’interno della nostra associazione. Il percorso prevede una visita veterinaria per un check up completo, sterilizzazione, vaccinazione, stallo temporaneo presso un volontario e un’adozione consapevole. L’animale recuperato o ceduto è un punto interrogativo, in quanto non si conosce il suo passato, ma dal momento in cui entra in associazione, se necessario, viene ricostruito il suo carattere, educato alla lettiera, abituato a una corretta alimentazione e, soprattutto, a prendere fiducia verso l’umano, quell’umano che nel 90% dei casi lo ha maltrattato, abbandonato o comunque gestito in modo scorretto”. Se da un lato, infatti, il coniglio è ormai diventato un animale d’affezione alla pari di cani e gatti, è pur vero che, sulla sua gestione, esiste ancora molta disinformazione. “Spesso viene scelto per un criterio estetico, essendo carino e piccolo, tanto da sembrare quasi un peluche; oppure perché si pensa sia un animale di facile gestione; o ancora perché lo si ritiene economico. Così, nella maggior parte dei casi, viene acquistato senza la minima conoscenza  e consapevolezza delle sue reali necessità e del suo comportamento”. Tanto per cominciare, contrariamente a quanto si pensi, il coniglio nano non è un roditore, bensì un mammifero: “le sue dimensioni ridotte, la sua socievolezza e la grande simpatia fanno del coniglio nano un animale ideale da compagnia, ma per la sua ossatura fragile è sconsigliato ai bambini piccoli, non ama essere preso in braccio così come mal tollera i rumori forti. Inoltre non bisogna farsi ingannare da chi dice che va tenuto in gabbia! Per vivere ha bisogno di movimento e socializzare. In natura i conigli vivono in gruppi, corrono, scavano tane per nascondersi e mettere al mondo i cuccioli, rosicchiano ed esplorano tutto ciò che incontrano. Sono animali crepuscolari, trascorrono la maggior parte del tempo in tane sotterranee ed escono alla sera e al mattino presto alla ricerca del cibo. Amo questo tipo di animale perché sa trasmettere tranquillità e pacatezza anche a una persona iperattiva come me, riuscendo a farsi capire perfettamente anche senza emettere alcun suono”. Essere volontaria attiva per Silvia si traduce nel dedicare tempo, energia e impegno nella tutela degli animali in difficoltà, cercando, assieme a tutto il nucleo di guardie eco zoofile OIPA Modena, di sensibilizzare i cittadini in merito al maltrattamento animale, invitandoli a segnalare situazioni degne di accertamenti. “Ogni giorno tanti animali subiscono soprusi, e noi vogliamo rappresentare il cambiamento, salvaguardare i loro diritti e fare la differenza facendo della passione, della preparazione e della presenza capillare sul territorio i nostri capisaldi. La Legge punisce chi, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale, ne procura lesioni, sevizie, trattamenti dannosi. Punisce chi abbandona animali domestici e chi li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura. Ogni cittadino testimone di tali reati ha il dovere morale di denunciare”. Per segnalazioni, o informazioni, può chiamare il 349.7706639 o inviare una mail a guardiemodena@oipa.org.
Marcello Marchesini

 

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