L’utopia sostenibile diventa realtà in Aimag

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Sostenibilità è la parola chiave del Piano per lo Sviluppo del territorio 2019-2022 di Aimag che, a differenza di altri, fa sul serio, concretizzando in azioni l’utopia sostenibile, “in cui equità e sostenibilità sociale, economica, ambientale e istituzionale diventano prassi costruendo un nuovo paradigma dello sviluppo umano”.

Se a dirlo è Enrico Giovannini, presidente ASviS, autore del libro L’Utopia sostenibile intervenuto in occasione della presentazione del Piano Industriale di Aimag presso la Sala delle Vedute di Palazzo Pio, lo scorso 6 marzo, si può essere certi che non si tratti di parole al vento: l’Associazione Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è la coalizione della società civile nata due anni fa e che riunisce più di 180 soggetti in rappresentanza di tutte le componenti del tessuto economico e sociale italiano. “Il cambiamento, ancora poco visibile per il grande pubblico e per la gran parte dei politici, sta già avvenendo in tante persone, soprattutto giovani, in numerose imprese, in vari governi che vedono nella conversione dell’attuale modello di produzione, di consumo e di organizzazione della società una straordinaria opportunità, anzi, l’unica opportunità da cogliere, per evitare il collasso prossimo venturo e migliorare il proprio futuro”.

Come si realizza? “La sostenibilità – spiega Giovannini –  presuppone una certa visione del futuro e la capacità di cogliere le opportunità del presente perché le imprese che si stanno muovendo verso l’economia circolare nel rispetto dell’ambiente, del lavoro e delle persone, riescono a ridurre i costi e a incrementare i profitti. E’ un cambio di paradigma importante: l’Italia è indietro benché parecchie imprese siano molto avanti nella consapevolezza che questo è l’unico futuro che ci aspetta. Naturalmente anche i cittadini hanno un ruolo: a loro viene richiesto un cambiamento di mentalità per comprendere che i comportamenti hanno conseguenze non solo a livello ambientale ma anche sul piano economico”.

Alla tavola rotonda hanno partecipato Palma Costi, assessore regionale alle attività produttive, piano energetico, economica verde e ricostruzione post-sisma; Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, Enrico Giovannini, presidente ASviS; Davide De Battisti, direttore Operations Aimag; Chicco Testa presidente FISE Assoambiente e Giovanni Valotti, presidente di Utilitalia.

Nell’ambito del Piano per lo sviluppo del territorio che prevede l’investimento di 230 milioni nei prossimi quattro anni nei settori idrico, rifiuti ed energia, Aimag, presente in 28 comuni per un totale di 285mila cittadini, si è concentrata su dieci dei diciassette obiettivi (goals) individuati dall’Agenda 2030 e “vogliamo poi andare a rendicontare quali e quanti goals abbiamo centrato” ha spiegato De Battisti che ha poi elencato gli interventi del piano tra cui: la sostituzione dell’intera adduttrice (conduttura idrica) iniziata nel 2017 per 15 chilometri (13,5 milioni di euro), il contenimento delle perdite d’acqua della rete al 25%, il potenziamento del reticolo fognario, l’efficientamento energetico e la partecipazione alla gara per gestire la distribuzione del gas, “qualora il bando dovesse uscire”. Monica Borghi, presidente di Aimag, ha sottolineato l’importanza del recente primo premio Top utility nella categoria Consumatori e territorio ritirato a Milano per “l’elevato – si legge nella motivazione – livello dei servizi offerti ai propri clienti per la chiarezza delle informazioni su qualità e tariffe e per l’attenzione al territorio e ai cittadini”. Non a caso Aimag ha ricevuto un bel 7,2 come voto per la reputazione nell’area di competenza e un bel 7,4 per la soddisfazione dei clienti che per l’83% ritengono che debba essere Aimag a continuare a gestire i servizi sul territorio.

Sara Gelli