Noi, le ragazze del Vinci!

0
2466

Sono forti, decise e determinate. Le studentesse dell’Itis Leonardo da Vinci si muovono sicure, consapevoli delle proprie possibilità. Il loro è un piccolo ma motivato esercito. Unito da un obiettivo comune: inseguire i propri sogni, fare la differenza e trovare un lavoro all’altezza delle loro aspirazioni. La maggioranza maschile non le spaventa: “siamo brave tanto quanto i nostri compagni. Non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno se non a noi stesse. Abbiamo scelto il Vinci perché le materie tecnico – scientifiche sono il nostro pane”, raccontano. “Amo progettare, sporcarmi le mani, stare in officina. Una scuola troppo astratta non faceva proprio per me, per questo motivo l’Itis Vinci mi ha conquistata sin dal primo momento in cui l’ho visitata. Sono una ragazza forte, decisa, stare in mezzo ai maschi e confrontarmi con loro non mi spaventa, al contrario mi stimola. In classe siamo in due ragazze e stiamo bene”. A parlare è la 18enne Nicolle Dell’Aversano di 5A Meccanica: “il corso di Meccanica – Meccatronica ti spalanca una miriade di opportunità dal punto di vista lavorativo: dall’automotive che è certamente il settore che più mi appassiona alla Robotica. Alle ragazze consiglio di non farsi intimorire e intraprendere la strada che sentono più affine alle proprie inclinazioni. Scegliere meccanica non significa più dover fare i conti con vecchie frese, la progettazione ricopre una parte importante. Io non ho intenzione di iscrivermi all’Università, voglio diplomarmi e iniziare subito a lavorare. Frequentare un istituto come questo, ricco di progetti e di ore spese in laboratorio, ti consente di farti un’idea precisa di quello che sarà il tuo futuro lavorativo. Non potevo fare scelta migliore”.
Tra le studentesse del Vinci ci sono anche Valentina Brighenti, Sabrina Odorici e Lisa Rossi della 1B Informatica. “Amo la logica e l’informatica in generale – racconta Valentina, 14 anni – e da un po’ di tempo mi sono particolarmente appassionata al mondo dei videogiochi: sarebbe davvero bello, un giorno, poterne programmare uno tutto mio! Ho visitato il Vinci tre volte prima di sentirmi del tutto convinta e oggi so di avere fatto la scelta migliore. All’inizio avevo alcuni dubbi ma muoversi in una scuola nuova non è mai semplice e oggi mi sento perfettamente ambientata e a mio agio”. “Ero certa sin dalla seconda media che avrei frequentato il corso di Scienze Applicate al Liceo Fanti perché da sempre amo la matematica, la logica e stare davanti al computer. Poi, grazie al suggerimento di un’amica, ho deciso di visitare anche il Vinci e ho cambiato immediatamente idea. Temevo di sentirmi un po’ esclusa dal gruppo considerato lato numero di maschi ma non è stato così, al contrario. La mia classe è fantastica, non potevo chiedere di meglio; d’altronde coi maschi è pressoché impossibile litigare”, sorride Sabrina, 15 anni.  Anche Lisa, 14 anni, era “super convita di fare il Liceo” ma, alla fine, il Vinci l’ha conquistata, “la scuola mi è piaciuta e ho pensato che mi avrebbe offerto maggiori opportunità dal punto di vista lavorativo”. Quando si nomina un istituto tecnico la mente corre immediatamente all’idea di un’utenza maschile, senza rendersi conto di quante possibilità offra una formazione tecnica anche per le ragazze, aprendo la strada verso le più svariate direzioni. “E’ un retaggio di vecchie idee, ancora per molti versi radicate. Ad esempio qui al Vinci ci sono poche iscritte a meccanica o elettronica, le ragazze, infatti, sono quasi tutte a Chimica. Se non sono stereotipi questi”, commentano le tre giovanissime.
“Io mi auguravo di avere almeno una compagna in classe e così è stato. Tutto bene insomma”, ribadisce Lisa.
E il futuro, come lo immaginate?
“Io voglio iscrivermi all’università e, per ora, desidero specializzarmi nella programmazione ma, chissà, magari cambierò idea. Sono solo all’inizio del mio percorso di studi e ho ancora tante cose da scoprire e imparare. Forse, in futuro, mi appassionerò a un altro ambito, non voglio pormi alcun limite”, spiega Valentina. “L’Università non fa per me, il diploma mi consentirà di spendermi immediatamente sul mercato del lavoro. Vorrei diventare un programmatore informatico ma sono aperta e non vedo l’ora di cimentarmi nell’esperienza dell’Alternanza scuola – lavoro per poter capire meglio come funziona il mondo del lavoro e per meglio comprendere cosa voglio per il mio futuro”, le fa eco Sabrina.
“Io non escludo la possibilità di frequentare l’università ma è ancora presto per dirlo. Oggi quello che più mi appassiona è certamente la programmazione ma non so cosa mi riserverà il futuro”, conclude Lisa.
Jessica Bianchi

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp