Famiglia di famiglie

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Sono l’espressione della forza di una comunità, che non è da intendersi come somma dei singoli, e ne hanno fatto la ricchezza della loro vita. All’inizio erano poche famiglie, oggi sono 21 e provengono anche da Diocesi diverse, da Modena, Reggio e Bologna, unite da ciò che ritengono irrinunciabile: la Mensa, la cena, la condivisione. “Da vent’anni ci ritroviamo ogni martedì, alle 19, in San Bernardino Realino per partecipare alla Santa Messa che viviamo tutti insieme fino alla spiegazione ai bimbi del Vangelo dopodiché alcuni genitori si occupano dei più piccoli e la celebrazione continua per i più grandi” racconta la presidente Tiziana Venturi. “Dopo l’Eucarestia ci fermiamo per cenare insieme, far festa, condividere gioie e preoccupazioni, umori ed energie”. Tiziana sottolinea l’importanza di un percorso di crescita pensato per la famiglia sin dall’inizio: così è nata Venite alla festa, un percorso per le famiglie nato dalle famiglie”.

Era il 1999 quando si presentarono al vescovo Tinti che, accogliendo positivamente l’idea, chiese a don Douglas Regattieri di affiancare quelle prime famiglie per la celebrazione dell’Eucarestia settimanale. “Sin da subito abbiamo voluto condividere moltissimo per caratterizzarci come comunità: questo è il nostro valore aggiunto e ci costringe a formulare e ridiscutere ogni passo del cammino che abbiamo deciso di fare insieme. Essere una rete di famiglie in un contesto in cui le persone sono sempre più sole arricchisce anche il tessuto cittadino in cui viviamo attraverso quello che ognuno di noi porta nella propria realtà quotidiana: tenere vivo l’impegno ad accoglierci reciprocamente ci allena all’accoglienza all’interno della nostra famiglia ma anche fuori da essa”.

Ognuno secondo le sue corde: c’è chi ha deciso di vivere l’esperienza di casa famiglia, famiglie che hanno deciso di dare disponibilità per l’adozione, altre affidatarie e famiglie di supporto. “La comunità ci ha dato il coraggio di essere più accoglienti. E’ vero che ognuno ha il suo stile e ci siamo anche scontrati ma abbiamo sempre trovato elementi comuni” conclude Tiziana”.

Anche per i figli naturali è un’esperienza importante perché si possono relazionare con altri adulti che possono rappresentare un ulteriore supporto educativo oltre ai genitori e con altri fratelli o sorelle all’interno della loro famiglia.

Quando è nata Venite alla Festa si è realizzato “un sogno” per Roberto Zanoli che è tra i fondatori: “l’Eucarestia, l’ascolto della Parola e la vita comunitaria alimentano il desiderio di approfondire la nostra fede e la nostra amicizia facendo conoscere anche le parti più orrende di noi. Niente di eccezionale, siamo famiglie aperte e dunque un porto sempre aperto: se così non fosse stato non avremmo potuto conoscere tanti nostri figli che sono arrivati dal mare”.

Per ognuno di noi il fare spazio dentro al proprio cuore e alla propria casa per chi cerca ascolto, attenzione, affetto, sostegno, è divenuto importante e sentito come necessario, tanto da coinvolgere altri in questa avventura, promuovendo e diffondendo la cultura dell’accoglienza.

Accolti sempre e gratuitamente dal Padre, possiamo e vogliamo accogliere quanti ci camminano accanto, siano essi genitori, figli, fratelli, amici o sconosciuti, con i nostri limiti e talenti, le nostre fatiche e speranze.

Oltre all’accoglienza, Venite alla festa ha dato vita a due iniziative, nate con l’intento di migliorare un po’ questo mondo: il Gas, Gruppo d’acquisto solidale La Festa, per dare una risposta concreta ai problemi ambientali e anche come supporto ai piccoli produttori e la coop sociale Eortè  per offrire una risposta alla crisi economica e permettere anche alle persone con disagio di lavorare.

Sara Gelli