Tiziana, carpigiana di 63 anni, è stata derubata della borsetta nel parcheggio dell’ospedale e racconta: “domenica (ndr. 17 febbraio) verso le 13 sono andata con mio padre a fare una visita a un parente ricoverato all’ospedale. Quando siamo usciti, intorno alle 14, ci siamo diretti all’auto chiacchierando. Ho fatto salire mio padre in macchina poi ho fatto il giro dietro alla vettura e mi sono tolta la borsa che di solito porto a tracolla e l’ho appoggiata in terra sotto al sedile posteriore poi ho chiuso la portiera. Sono salita e ho messo in moto. Il tempo di aiutare mio padre ad agganciare la cintura di sicurezza e poi agganciare la mia e la macchina mi segnala uno sportello aperto. Dico: “bah, noi l’abbiamo chiuso”. Scendo e mi accorgo che era appena appena avvicinata, non l’avevano chiusa per non fare rumore. Mentre noi chiacchieravamo loro hanno aperto, hanno preso e sono andati.
E io mi son trovata lì così…ho fatto il giro del parcheggio e ho iniziato a urlare perché c’erano altre persone: “non avete visto nessuno?”. Passavano i carabinieri e così ho potuto fare subito denuncia.
Per me è stata come una violenza perché in fin dei conti io ero lì e loro erano nascosti. Forse se l’avessi tenuta indosso non mi avrebbero fatto niente. Alla fine ti dici che sei anche stata fortunata perché non ti hanno fatto niente però è stato un affronto: chi è che si permette di venire a prendere la mia borsa? Mi sento ancora così: ieri sono uscita a piedi e ho messo le cose in tasca perché poi ti possono picchiare e ti possono far cadere.
Nel parcheggio dell’ospedale è successo ad altri, davanti a scuole e asili è molto frequente. Carpi in teoria dovrebbe essere una cittadina tranquilla.
Un mese fa sono entrati a casa da mio figlio che fortunatamente non c’era e gli hanno portato via di tutto e di più”.