Unire le forze è il segreto per dar vita a progetti sempre più incisivi ed efficaci e per far circolare idee e competenze. Una necessità, quella di fare rete, pienamente compresa dall’Associazione culturale IncontrArti – Spazio Erre che, da tempo, promuove innovativi progetti di integrazione e inclusione sociale insieme ad altre realtà del territorio. “CIrq-Aut-Art – spiega la presidente di IncontrArti, nonché art counselor Gabriella Colla, laureata in Scienze dell’Educazione e con un Master in Mediazione Famigliare – è un laboratorio di circo-teatro e arte rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni, ideato insieme a Cosetta Bottoni di Circo Strass e ai volontari di Sopra le Righe dentro l’autismo. Un percorso sperimentale di circo contemporaneo in grado di favorire l’inclusione di minori con fragilità relazionali, con disturbi dello spettro autistico. L’attività ha lo scopo di costruire uno spazio relazionale, in cui interagire, soprattutto grazie all’espressività verbale e non dei partecipanti (azioni, acrobazie, smorfie, dialogo). Un luogo dove conoscere se stessi – e gli altri – attraverso nuove forme espressive e circoli virtuosi grazie all’uso di materiali di scarto creando personaggi, costruendo costumi e scenografie che amplifichino l’effetto scenico e comunicativo. La conclusione del percorso sarà la realizzazione di una rappresentazione che esprima e racconti una storia ancora tutta da scoprire”.
Il progetto, finanziato dall’Unione delle Terre d’Argine poiché incarna appieno la filosofia dei Piani di Zona, tesi a rispondere in modo collegiale ai bisogni delle famiglie, e nato dopo l’esperienza maturata lo scorso anno attraverso la rassegna sulla disabilità Diversamente Teatro, “sta raccogliendo un consenso trasversale e ci consentirà di allargare il nostro intervento. Abbiamo già condotto vari workshop all’interno delle scuole – prosegue Gabriella Colla – per arrivare così alle classi che ospitano ragazzi con disagi, alle famiglie, agli insegnanti di sostegno e, ancora, ai giovani che desiderano mettersi in gioco compiendo un’esperienza di volontariato… Varie comunità dedicate all’accoglienza di minori hanno manifestato interesse e da Modena abbiamo già ricevuto adesioni. Il progetto piace e di questo siamo davvero orgogliosi. Lavorare insieme, in modo sinergico, unendo professionisti diversi e appartenenti alle tre associazioni, dagli educatori agli psicologi, dagli esperti di arti circensi ai volontari, può davvero fare la differenza”.
CIrq-Aut-Art consentirà ai ragazzi di sperimentare sulla propria pelle esperienze complesse e variegate: “attraverso l’attività circense e il teatro contemporaneo, i partecipanti potranno acquisire competenze preziose, dal movimento alla capacità comunicativa, all’improvvisazione… L’obiettivo, naturalmente, sarà quello di valorizzare le originalità e i talenti di ciascuno attraverso il gesto scenico. Tutto, all’interno del laboratorio, gratuito e aperto a tutti, concorrerà a favorire momenti significativi di incontro e aggregazione e, al contempo, a far emergere le risorse personali di ogni ragazzo. I giovani, in modo dinamico e partecipato, contribuiranno a costruire costumi, scenografie in un’ottica di riuso e riciclo dei materiali, temi a noi molto cari… saranno, insomma, parte integrante del percorso artistico”.
I locali in via dei Trasporti dove oggi si trova Spazio Erre – luogo dove vengono recuperati in modo creativo i materiali di scarto e le rimanenze di magazzino di sette aziende del territorio anche grazie al prezioso aiuto della Cooperativa Il Mantello – si sono resi via via inadeguati per questa realtà in continua crescita e, attraverso un dialogo costante con l’Amministrazione, è nata l’idea di trasferire la sede in via Remesina esterna: “nella gestione del Peter Mar, il parco dai fini didattici sul tema del riciclo dei rifiuti, vediamo un’opportunità davvero preziosa per valorizzare quel luogo, stringere nuove alleanze e lavorare di concerto con l’Amministrazione”, spiega Gabriella Colla. Un’occasione per dare “ancor più concretezza ai nostri progetti e allargare gli orizzonti. Siamo in fremente attesa della formalizzazione per poter iniziare questa nuova e affascinante avventura ma, ad oggi, purtroppo la Regione non si è ancora espressa”.
Nei locali del centro verrà allestito uno spazio di teatro permanente per dar seguito, in locali finalmente ampi e luminosi, ai numerosi laboratori di IncontrArti: “le idee sono tante. Noi siamo a disposizione – sorride Gabriella – con umiltà ed entusiasmo. Confidiamo di poter accedere ai locali nel più breve tempo possibile e poter così dare forma a tutti i sogni che abbiamo nel cassetto”.
Jessica Bianchi