Dieci chilometri di documenti per raccontare altrettanti secoli di storia. Oltre 600mila scatti della Carpi d’inizio secolo per scoprire come era la città. Questo prezioso materiale e tanta altra documentazione multimediale troveranno da domenica 13 gennaio una nuova modalità di accesso e fruizione negli spazi riorganizzati della Rocca Vecchia di Palazzo dei Pio, sede dal 1999 degli Archivi cittadini.
A circa vent’anni di distanza dall’apertura al pubblico dell’Archivio storico comunale e del Centro di ricerca etnografico, gli Archivi di Carpi infatti si sono rinnovati, offrendo un nuovo approccio alla ricerca che in questi anni è stata rivoluzionata dalla digitalizzazione, dalle nuove tecnologie e dalla multidisciplinarietà.
Oggi infatti chi entra in archivio – studioso o semplice curioso – ha la necessità di incrociare fonti e materiali diversificati e multimediali: documenti, fotografie, filmati, fonti orali sono un tutt’uno nella ricerca moderna. Integrando i servizi offerti dall’Archivio storico comunale e dal Centro di ricerca etnografico, sarà ora possibile accedere in maniera più semplice e immediata al prezioso patrimonio che racconta la storia di Carpi e di chi vi ha abitato e lavorato.
Gli interventi effettuati a partire da ottobre scorso hanno riguardato soprattutto la razionalizzazione delle funzioni dei diversi spazi dell’edificio, con l’obiettivo di individuare delle aree destinate sia alle attività di conservazione e tutela dei patrimoni che, soprattutto, ai servizi rivolti al pubblico, potenziati con l’apertura di una più ampia sala studio e consultazione a piano terra; spazi rivolti all’attività didattica ed educativa; aree per le proposte di valorizzazione (mostre, visite guidate) e di utilizzo per soggetti terzi.
La riapertura dei nuovi Archivi è prevista domenica 13 gennaio, dalle 15.
Il pomeriggio prevede tre appuntamenti alla scoperta dei patrimoni della città: dopo il taglio del nastro alle 16 si svolgerà una visita guidata tra mappe, pergamene, documenti. Percorso tra i fondi dell’Archivio storico, curata dall’archivista Eleonora Zanasi, che mostrerà, direttamente negli armadi compatti di conservazione – in ambienti solitamente chiusi al pubblico – le carte più antiche e preziose, con alcune vedute di Carpi del Sei e Settecento. Alle 17 Natascia Arletti del Centro di ricerca etnografico illustrerà, attraverso alcuni scatti (lastre, positivi originali, negativi) del più antico fondo fotografico del patrimonio degli Archivi, quello di Pietro Foresti, Carpi com’era. Il pomeriggio si concluderà alle 18 con Piccoli assaggi di storia, un buffet a tema con ricette del territorio estratte dai documenti degli Archivi di Carpi.
L’ingresso è gratuito e senza prenotazione.