Odissea per i passeggeri del treno Frecciargento Mantova – Roma che non sono riusciti a scendere alla Stazione di Carpi. Così una cinquantina di passeggeri si è ritrovata a Mantova. Il racconto di Giovanni Ghidoni, in viaggio con la famiglia e due bimbi piccoli.
“Siamo partiti il 27 dicembre alle 6 e mezza di mattina con un treno Frecciargento da Carpi a Roma Termini. Avevamo già prenotato i biglietti da mesi ma quando siamo arrivati la nostra carrozza non c’era e non c’erano nemmeno i posti e abbiamo fatto il viaggio in piedi. Al ritorno, ancora una volta, non c’è la carrozza e non ci sono nemmeno i posti. Da qui parte l’ennesima odissea. Quando vediamo finalmente la meta, Carpi, noi ci prepariamo per uscire insieme ad altre trenta persone, il treno si ferma all’incirca dieci/quindici secondi e poi riparte: siamo rimasti intrappolati dentro il treno. Le porte non si sono aperte perché siccome il treno è molto lungo, noi eravamo in testa, quindi nelle prime carrozze, quelle carrozze erano sostanzialmente in mezza campagna, quindi non davano sulla banchina. Siamo per forza dovuti scendere a Mantova”.
C’era poi un treno per rientrare a Carpi?
“Assolutamente no! La stazione di Mantova era chiusa e io ho dovuto chiamare a tarda sera mio padre che tra l’altro è un uomo anziano e farlo venire a Mantova con la nebbia”
Avete presentato reclamo?
“E’ impossibile parlare con l’addetto di Trenitalia al telefono. Noi abbiamo fatto quattro reclami online ed entro trenta giorni ci daranno risposta. Noi abbiamo pagato duecento euro per questo viaggio d’inferno, c’è gente che ha pagato più di quattrocento euro ed è stata tratta così”
Disagi anche questa mattina, mercoledì 2 gennaio: i pendolari diretti da Carpi a Modena sono saliti sull'autobus perché il treno era stato cancellato per malattia di una persona dell'equipaggio poi sostituita nelle corse successive quando i treni hanno ripreso a circolare regolarmente.