“Dopo i cento, è bene festeggiare ogni dieci, a maggior ragione quando si tratta di anni come quelli appena trascorsi simili a una guerra in cui sono caduti sul campo tanti protagonisti del settore delle costruzioni”. A fare gli onori di casa sul palco del Teatro Comunale di Carpi, il 30 novembre, è stato il presidente di Cmb, Carlo Zini, in occasione dei 110 anni del colosso cooperativo carpigiano. In platea siedono l’ex ministro del Lavoro Giuliano Poletti, i sindaci di Carpi Bellelli e di Modena Muzzarelli, il vescovo Francesco Cavina, l’assessore regionale Palma Costi, il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti. Scorrono le immagini dei video e delle meraviglie realizzate in Lombardia, dove il primo centro commerciale risale a trent’anni fa (1987, a Brescia) e in particolare a Milano: dalla Torre Hadid alla Libeskind, Cmb ha contribuito a far rivivere l’area City Life. Poi vengono proiettate le immagini delle poderose infrastrutture, dalla Variante di Valico con le sue 41 gallerie di 200 metri quadri di sezione, alla Salerno – Reggio Calabria, cinque anni di battaglie legali, un anno di progettazione, due anni e mezzo di lavori per la realizzazione. Infine il complicato quanto impegnativo intervento in una città d’arte come Firenze con la linea 2 della tramvia. E la sanità, in cui Cmb, con un intervento alla volta, ha aggiunto nuovi strati di competenza costruendosi una reputazione che le ha permesso di valicare i confini nazionali e aggiudicarsi l’importante commessa estera per la realizzazione dell’Ospedale di Odense in Danimarca. E’ la sfida dei prossimi centodieci anni. Per Barbara Maccioni, responsabile commerciale Estero e Italia di Cmb “è indispensabile uscire dalla zona di confort, nella quale Cmb è considerata da tutti leader, per confrontarsi con cose diverse mettendo in campo la professionalità delle persone, il passato e le competenze acquisite: stiamo andando all’estero con metodo, senza inseguire il cambiamento e in Paesi in cui sia possibile mettere a frutto la nostra esperienza”.
E’ un segno che resta nel tempo quello di Cmb e per ricostruire le fasi più importanti e i momenti più delicati vengono chiamati sul palco gli uomini e le donne della cooperativa di costruzioni insieme agli steakeholders, cioè tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla realizzazione delle grandi opere.
Alla tavola rotonda conclusiva, prima del concerto di Andrea Griminelli, partecipano l’economista Giulio Sapelli, Carlo Cimbri, amministratore delegato di Unipol Gruppo, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Domenico De Angelis, condirettore generale BPM e Luca Bernareggi, presidente di Legacoop Lombardia.
Operare in una strettissima logica di mercato è il presupposto per garantirsi un futuro “senza snaturare – ha precisato Cimbri – il core business o pensando di diventare altro da quello che si è. Enfatizzare la natura sociale della forma cooperativa sacrificando la qualità dello stare sul mercato rischia di essere pura demagogia. Non si può stare fuori dal mercato ma la forma cooperativa, se ben gestita, è un valore aggiunto”. Cmb non finisce di stupire: l’ultima inaugurazione è avvenuta il 28 ottobre scorso a Rimini dove il Teatro Galli, risalente al 1857, ha riaperto al pubblico a distanza di 75 anni dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. I lavori affidati alla cooperativa carpigiana hanno consentito il recupero e la ristrutturazione di questo tempio della musica.
Sara Gelli