Lo sport come opportunità di autonomia

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“Quando sono piccoli e fino ai 14/15 anni, le richieste di attività sono pressanti. Poi, arrivati alle scuole superiori, è come se scomparissero”, sottolinea il presidente del CSI Carpi, Guido Leporati parlando dei ragazzi diversamente abili. Ed è proprio da tale constatazione che  prende le mosse il progetto di Gruppo Sportivo integrato Under 18 promosso insieme a Ushac – Unione Sportiva portatori di Handicap Carpi, col patrocino di Comune e Unione delle Terre d’Argine. Lo scopo? Coinvolgere ragazzi normodotati e i loro coetanei con disabilità in attività sportive al di fuori dell’orario scolastico. “Oltre al divertimento – spiega il presidente di Ushac, Carlo Alberto Fontanesi – l’obiettivo è quello di favorire la socializzazione degli adolescenti con disabilità, perché purtroppo tanti di loro, finito il tempo delle lezioni, non coltivano altri interessi. Il desiderio è anche quello di far emergere dal loro isolamento le famiglie, perché è proprio da un gruppo di genitori attivi e desiderosi di far uscire i propri ragazzi che, nel 1986, è nata Ushac. Vorremmo che quello spirito di partecipazione e quell’entusiasmo, che negli ultimi anni abbiamo visto regredire, tornasse a manifestarsi. Questo progetto rappresenta uno stimolo in più”. Si prevedono due incontri settimanali, a partire dall’inizio del mese di dicembre, nelle palestre del Liceo Fanti, il lunedì dalle 17 alle 18 e il martedì dalle 18.30 alle 20. Per facilitare la partecipazione verrà messo a disposizione un servizio di trasporto a domicilio con i pulmini di cui dispone l’associazione, mentre lo staff tecnico è composto da 3 allenatori di pallacanestro e volley, 2 maestri di danza e 2 educatrici. “Il nostro volontariato diffuso è un patrimonio straordinario – ha dichiarato il sindaco Alberto Bellelli – e, spesso, è il primo a individuare i problemi reali e proporre le soluzioni concrete. Fornire sempre più opportunità di crescita e di autonomia ai giovani con disabilità, e farlo sin da quando sono piccoli, è la strada giusta da percorrere”. Andrea Penati, laureato in scienze motorie ed educatore sportivo in diversi istituti scolastici modenesi, nonché tra i tutor del progetto insieme a Riccardo Rebecchi e Giacomo Salami, non nasconde l’entusiasmo: “mi sono avvicinato al mondo della disabilità durante un’esperienza in Estonia. Ringrazio Ushac di avermi dato la possibilità di continuare a impegnarmi in tal senso”.  Il progetto rappresenterà un’occasione di crescita anche per i giovani normodotati, in quanto l’obiettivo, ben riassunto dall’assessore Daniela Depietri, è quello di “dar voce ai talenti che ognuno possiede. Si tratta soltanto di farli venire alla luce, fornendo le opportunità affinché ciò accada. Siamo convinti che il gruppo di sport integrato rappresenterà una di queste preziose possibilità”.
Per informazioni: 059.684310 – info@ushac.it.
Marcello Marchesini

 

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