I locali di via Remesina Esterna sono stati liberati e, a breve, il progetto Peter Mar, il parco dai fini didattici sul tema del riciclo dei rifiuti, – promosso da Provincia di Modena, Comune di Carpi, Unione Terre d’Argine e Aimag – dovrebbe finalmente vedere la luce. “Ormai siano alle battute finali – spiega l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi – manca solo l’atto formale di assegnazione e poi lo spazio verrà gestito da Spazio Erre”. Nato nel 2009 – grazie al sostegno di Aimag ed Essential e il patrocinio del Comune – da un’idea dell’Associazione culturale IncontrArti, Spazio Erre è un luogo davvero speciale dove l’interesse per l’espressione artistica si coniuga perfettamente con l’etica e la salvaguardia dell’ambiente.
“Spazio Erre è il luogo dove recuperiamo i materiali di scarto e le rimanenze di magazzino di sette aziende del nostro territorio anche grazie al prezioso aiuto della Cooperativa Il Mantello. Qui, gli scarti vengono riutilizzati in modo creativo per dar vita a prodotti nuovi e utili per scuole, enti e associazioni, famiglie e singoli gruppi”, spiega la presidente di IncontrArti, nonché art counselor Gabriella Colla, laureata in Scienze dell’Educazione con un Master in Counseling e Mediazione Famigliare. Un luogo di raccolta certo, ma anche una preziosa fucina di idee, un vero e proprio progetto educativo e culturale dal carattere del tutto innovativo: “qui, – prosegue Gabriella – si impara, il valore del ri-uso come alternativa ecologica all’abitudine dell’usa e getta. Trasformando lo scarto da rifiuto in risorsa, contrastiamo spreco e consumismo e promuoviamo una nuova sensibilità ambientale. E tutto questo è reso possibile grazie al lavoro e all’impegno dell’intera comunità: istituzioni, scuola, imprenditoria e noi, volontari e volontarie, insieme”. D’altronde, come scriveva Duchamp: Tutto ciò che viene prodotto e non è consumato fino in fondo, contiene una seconda possibilità poetica.
Ad affiorare continuamente sulle labbra di Gabriella Colla è la parola Rete: “ciò che ci anima è la volontà, costante, di unire le forze con altri soggetti, per mettere a disposizione del territorio e della cittadinanza le competenze di ciascuno. Un modo per dar vita a progetti sempre più incisivi e efficaci, dal carattere educativo e didattico”. I locali in via dei Trasporti dove oggi si trova lo spazio, si sono resi via via inadeguati per questa realtà in continua crescita e, attraverso un dialogo costante con l’Amministrazione, è nata l’idea di trasferire la sede in via Remesina esterna: “siamo davvero felici che il valore della nostra azione sia stato recepito e, nella gestione del Peter Mar, vediamo un’opportunità davvero preziosa per valorizzare quel luogo, stringere nuove alleanze e lavorare di concerto con l’amministrazione”, spiega Gabriella Colla. Un’occasione per dare “ancor più concretezza ai nostri progetti e allargare gli orizzonti. Siamo in fremente attesa della formalizzazione per poter iniziare questa nuova e affascinante avventura”. Per una realtà tanto sensibile al tema del riutilizzo creativo e dell’esplorazione dei materiali, gestire il Peter Mar significherà anche “rafforzare i rapporti con la nostra municipalizzata per poter così creare un circolo ancor più virtuoso. Da un lato, infatti, ambiamo ad avere più materiali di scarto da ripensare e valorizzare e, dall’altro, potremo fungere da ponte tra il mondo della scuola e del no profit, ad esempio, e quello del riciclo dei rifiuti, proprio per la vicinanza a tutti gli impianti che sorgono a Fossoli”: da Tred, centro regionale per il recupero dei rifiuti elettrici ed elettronici, all’impianto di compostaggio, dal depuratore al centro Ca.re per il recupero di rifiuti urbani e speciali. Tra le pareti del centro servizi si susseguiranno numerose attività volte anche a favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. “Nell’ampio giardino vorremmo coinvolgere richiedenti asilo e persone fragili per piantumare e curare alcune aree verdi; e, ancora, potremo allestire uno spazio teatro permanente e dare seguito, in locali finalmente ampi e luminosi, ai numerosi laboratori di IncontrArti, sodalizio che oggi annovera 80 soci e sette volontari attivi”, sorride Gabriella. Dopo la bellissima esperienza condotta insieme all’Associazione Sopra le Righe e rivolta ai bimbi autistici, di un percorso sensoriale su come costruire e creare attraverso il linguaggio dei materiali, quest’anno sta per decollare un’altra iniziativa simile con cui IncontrArti ha partecipato a un bando regionale ed è sovvenzionata dall’Unione delle Terre d’Argine: “grazie al coinvolgimento del Circo Strass, accanto alla manipolazione dei materiali vi sarà anche un laboratorio dedicato al movimento rivolto ad adolescenti e preadolescenti con problemi di autismo e non solo. Insomma una importante occasione di inclusione in un ambiente piacevole e rilassato”.
Jessica Bianchi