Su un set di zombie con Lino Guanciale

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E’ passata in breve tempo da comparsa ad assistente di produzione della premiata serie web made in Modena Rudi facendosi notare per le sue poliedriche capacità sia dal regista Lillo Venezia che dall’ideatore e sceneggiatore Vincenzo Malara. Lei è Martina Caliumi, 20 anni, di Carpi. Iscritta al primo anno di Scienze Politiche, con indirizzo Sviluppo e Cooperazione Internazionale all’Università di Bologna, Martina coltiva una passione, quella per il cinema, che diventa ogni giorno più forte grazie anche alle soddisfazioni giunte sinora, come lavorare al fianco del noto attore televisivo Lino Guanciale proprio sul set di Rudi. Da tre anni Martina partecipa anche all’organizzazione del Mammut Film Festival, il contest di cortometraggi creato da Riccardo Cucco e Matteo Rughetti che avrà luogo anche quest’anno a Carpi dal 16 al 23 novembre (per info www.appenaappena.it).

Di cosa parla Rudi e come sei entrata nel cast?

“E’ una serie distopica che ha per protagonista un ex zombie, Rudi (interpretato da Christian Terenziani), in cerca di riscatto. La vicenda si svolge in una Modena post-apocalittica reduce da un’epidemia che ne ha decimato la popolazione e dove tanti ex infetti come Rudi vengono messi davanti a un bivio: andare in esilio per sempre o provare a reinserirsi nella società. Rudi sceglie di tornare a casa ma deve scontrarsi con un mondo che lo guarda con diffidenza, costringendolo ai margini. Ho saputo di questo progetto tramite un annuncio su Facebook. Cercavano delle comparse e mi sono candidata. In seguito, si è liberato un posto come assistente di produzione e sono stata scelta per svolgere questa entusiasmante mansione. E’ stata molto interessante e formativa come esperienza e non è ancora finita dal momento che stiamo lavorando alla seconda e alla terza puntata. Rudi è nata come serie web, ma grazie a degli accordi con un’importante società di produzione e di distribuzione cinematografica è possibile venga venduta a un network. Siamo tutti molto orgogliosi perché ha raccolto riconoscimenti importanti sia in Italia che all’estero. La puntata pilota si è infatti aggiudicata due premi agli Oniros Film Awards di Aosta e il premio come migliore serie web al Voce Spettacolo Film Festival di Matera. Inoltre, è stata selezionata in gara al Los Angeles Cine Fest e al Lake View International Film Festival in India”.

Quando è nata la tua passione per il cinema?

“Da qualche anno e grazie a degli amici. Facevo teatro da circa cinque anni quando, un giorno, il mio amico Riccardo Cucco, uno degli organizzatori del Mammut Film Festival, mi ha chiesto di collaborare a un piccolo progetto. Da lì ho iniziato a conoscere il mondo dell’arte cinematografica, partecipando assiduamente alla realizzazione di corti. Io, lui e l’altro organizzatore, Matteo Rughetti, formiamo i Wabisabi (che sono stati anche premiati per due volte al Nonantola Film Festival, ndr). Mi piace impegnarmi sia dietro le quinte che davanti alla macchina da presa. Oltre alla serie Rudi ho fatto da comparsa nella pellicola Volevo nascondermi, il biopic sul pittore Antonio Ligabue, diretto da Giorgio Diritti e con protagonista Elio Germano”.

Come è stato trovarsi a tu per tu con Lino Guanciale, il nuovo attore di punta delle fiction televisive?

“Conoscere Lino Guanciale è stato molto bello e inaspettato. Ho saputo solo dopo alcune settimane dall’inizio delle riprese che avrebbe recitato una parte anche lui. Il suo è stato un cameo d’eccezione: ha indossato il camice bianco interpretando un medico che deve visitare Rudi. E’ davvero una persona d’oro, disponibile, gentile ed è sinceramente interessato al progetto”.

Per il futuro sarai sempre più dietro la macchina da presa o vorresti cimentarti nelle vesti di attrice?

“In futuro continuo a vedermi sempre dietro la videocamera. E’ affascinante pensare che dietro a una semplice inquadratura c’è un lavoro di settimane. Io stessa non immaginavo fosse così complesso”.

Chiara Sorrentino