Tolleranza zero per i commenti discriminanti o di chiaro stampo xenofobo

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Mai che sentiamo di uno straniero che viene picchiato a sangue?” e, ancora, “Questa sottospecie di gente”, “Un bel buco in testa e il problema è risolto”, “L'unico magrebino innocuo è quello che rimane a casa sua”… sono solo alcuni dei commenti che hanno fatto finire nei guai un uomo carpigiano e una donna di Novi denunciati ieri dai Carabinieri con l’accusa di diffamazione aggravata dall’utilizzo di Facebook e dalla finalità di discriminazione e odio razziale.

Il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, Alessandro Iacovelli già lo scorso 4 luglio, in occasione di un’altra denuncia simile, aveva avvertito che la tolleranza dell’Arma nei confronti di certi commenti veicolati tramite i social sarebbe stata pari a zero. Per i leoni da tastiera si annunciano dunque tempi duri. “Il web – ha commentato il capitano – non è un Far West nel quale dare sfogo a qualsiasi istinto. Vi sono moltissime persone che, dietro a un monitor, si sentono libere di esprimere le proprie idee in modo incivile e gratuito tenendo comportamenti che, probabilmente, non adotterebbero mai nella realtà. Ed è proprio per questo che l’Arma di Carpi continuerà a portare avanti con estrema convinzione le consuete attività di monitoraggio telematico”.

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