Non ci sono scusanti per i ritardi nel recapito delle bollette

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Poche righe sulla posta della pagina Facebook di Tempo ma sufficienti per meritare un approfondimento: la segnalazione di Elis riguarda le bollette e come tale potrebbe interessare anche altre persone. “Mi è stata recapitata una bolletta dei rifiuti scaduta: è arrivata il 23 marzo con la data del 6 marzo come scadenza. Mi sono rivolto ad Aimag per segnalare il ritardo e mi è stato riferito che ci sono stati disagi nella distribuzione da parte di Poste Italiane a causa della neve e del maltempo. Mi è stato anche detto che non ci saranno ripercussioni e potrò pagare senza rischiare multe e sanzioni per il ritardo. Ma non è tutto. Mi è stata addebitata sul conto corrente la bolletta del gas senza che mi arrivasse l’avviso a casa (in questo caso la responsabilità è dell’operatore Nexive) e ho subito un disagio non indifferente”. L’addebito è di quelli molto consistenti perché non si riferisce al periodo di due mesi, come da prassi, ma a quattro mesi di consumi di gas (12 ottobre 2017 – 22 febbraio 2018 con scadenza il 26 marzo). “Se fossi stato informato tramite l’avviso cartaceo avrei potuto rateizzare il pagamento di una somma così consistente e oggi non mi ritroverei con il conto corrente azzerato e altre rate da ottemperare. Mi sono accorto che qualcosa non quadrava quando a mia moglie, in ospedale per una visita, è stata negata la disponibilità sul conto. Una situazione non certo piacevole”. A dimostrazione di efficienza e disponibilità, in meno di ventiquattro ore Aimag ha fornito una risposta, riconoscendo i disservizi che da tempo vengono segnalati dai cittadini. Non ci sono scusanti per i ritardi nel recapito delle bollette: Aimag si rifarà sui fornitori e non sanzionerà gli utenti. Per quel che riguarda il disguido specifico, l’utente ha comunque otto settimane di tempo per annullare l’addebito in banca, recarsi in Aimag e rateizzare il pagamento del saldo del gas. Resta senza spiegazione invece il fatto che la bolletta bimestrale si riferisca in questo caso a un periodo di quattro mesi: occorrerà verificare cosa è successo, ma soprattutto rimediare quanto prima ai ritardi nel recapito delle bollette.
Sara Gelli

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