Il tratto va chiuso alle auto!

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La mobilità cittadina? Tutta da rifare. Non fa sconti il consigliere comunale a 5 stelle Luca Severi, da anni impegnato nel cercare di stimolare “un radicale cambiamento culturale” in fatto di mobilità sostenibile. Ridisegnare strade e percorsi, per tentare così di arginare l’inquinamento atmosferico e innalzare al contempo la qualità di vita dei cittadini, infatti, non è sufficiente se prima non “sono state create le giuste condizioni”. Il passaggio a livello di via Roosevelt rappresenta certamente un problema ma, prosegue Severi, “le soluzioni sinora paventate non sono praticabili. Superare quel nodo nevralgico non significa necessariamente costruire un’opera tesa a favorire lo scorrimento del traffico veicolare. Rendere più fluido il transito su gomma significa semplicemente spostare l’ingorgo un po’ più in là. Un intervento pubblico, al contrario, dovrebbe essere mirato a incentivare la mobilità alternativa. Indicando ai propri cittadini una direzione che vada chiaramente verso la sostenibilità ambientale. Dare un’impronta differente agli investimenti, realizzando opere che incentivano l’uso della bicicletta ad esempio, spingerà – col tempo – i cittadini a inforcare la due ruote e a preferirla all’auto”. Per il consigliere, il cambiamento culturale non si favorisce “ricorrendo ai divieti. Basti pensare all’inutilità della manovra regionale Liberiamo l’aria…”. La proposta dei Cinque Stelle, perorata dal 2014, è chiara: “l’obiettivo dev’essere la chiusura del passaggio a livello al traffico automobilistico”. Come? “Anziché continuare a disquisire sulla realizzazione di un sottopasso è necessario studiare delle vie alternative utilizzando gli strumenti tecnologici che oggi abbiamo a disposizione. Tramite Google Traffic e i vari simulatori è necessario capire quali sono i numeri dei veicoli che transitano su quel tratto e come verrebbero rimodulati i flussi di traffico qualora si chiudesse il varco. Azioni imprescindibili per poter poi programmare qualsivoglia intervento sulla mobilità, evitando ulteriori congestioni in altri punti”. Se l’Amministrazione Comunale è davvero intenzionata a finanziare un’infrastruttura per facilitare la vita dei residenti a Cibeno e di coloro che vi si recano quotidianamente, sottolinea Luca Severi, “che realizzi un sottopassaggio ciclo – pedonale”, ridisegnando, contestualmente, “viale Manzoni. Restringendo le carreggiate dedicate alle auto, per dare così più spazio a pedoni e ciclisti”. Nessun cambiamento può avvenire se prima non si educa, promuovendo una cultura della mobilità alternativa, “dopodiché si discute con la comunità, magari organizzando dei focus group dedicati e guidati da tecnici e amministratori, per studiare i flussi di traffico e saggiare l’efficacia dei vari interventi possibili e, infine, dando gambe ai progetti nati in modo partecipato”. Paradigmatico, secondo il consigliere pentastellato, il caso di Piazza Martiri: “tanti continuano a invocarne l’apertura alle auto per incentivare il commercio in centro storico. Numerosi coloro ai quali proprio non va giù il divieto di circolazione delle macchine. Creare le giuste condizioni per favorire gli acquisti in centro pur muovendosi a piedi o in bici è l’unico modo per non far sentire la necessità di raggiungere la piazza in automobile. Al Mercato Albinelli di Modena, gli esercenti si sono organizzati per far consegnare la spesa a domicilio. Perchè non fare lo stesso a Carpi? Perché l’Amministrazione non propone ai commercianti di unire le forze per offrire questo servizio? In questo modo i costi sarebbero irrisori e la gente si potrebbe godere un pomeriggio di shopping in centro senza sportine al seguito”. Le soluzioni per disincentivare l’uso dell’auto ci sono, come dimostrano le esperienze virtuose di numerosi Paesi: “basta divieti, – conclude Severi – creiamo piuttosto le giuste condizioni e la gente lascerà la macchina in garage”.
Jessica Bianchi

 

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