Perché non ci sono buche sull’Autobrennero

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Tra emergenza neve ed emergenza gelo, si è inserito il caso delle buche nell'asfalto dell'Autosole nel tratto emiliano romagnolo tra Parma e Bologna: centinaia le forature per veri e propri crateri in mezzo alla carreggiata. E’ evidente che il maltempo può peggiorare la situazione ma difficilmente può essere indicato come causa delle grosse buche che si sono aperte lungo le carreggiate autostradali progettate, in teoria, per sostenere un flusso di traffico particolarmente consistente in qualsiasi stagione dell’anno.

Eppure si continua a dire che il manto stradale si è deteriorato a causa del maltempo anche nel caso delle buche sulle nostre strade dove sono intervenuti nel fine settimana scorso gli operatori del servizio provinciale viabilità: in particolare a Carpi sulla provinciale 413 verso Novi e tra Carpi e Ravarino.

A forza di ripetere, come fosse un mantra, che le strade si sono ridotte a un colabrodo per colpa del sale, della pioggia e del gelo, in modo “repentino” e “nonostante i numerosi interventi di emergenza effettuati regolarmente”, si finisce per credere che sia così e non ci si pongono altre domande: gli enti controllano come lavorano le ditte che hanno in appalto la realizzazione delle autostrade e delle strade? Quanto incide la qualità dei materiali? Quanto dipende da come e quanto si fa manutenzione?

E poi, perché in Autobrennero il manto stradale non ha fatto una piega stante le medesime condizioni climatiche?

La risposta è nei bilanci della società che destina alla manutenzione ordinaria 50 milioni di euro all’anno: considerata la lunghezza dell’A22, significa 200mila euro a chilometro, più di ogni altra società autostradale. Ma non solo: la società di ingegneria, interna ad Autobrennero, con i suoi 150 tecnici ha messo a punto una miscela di asflato drenante fonoassorbente particolarmente performante e ogni sette/otto anni si provvede al rifacimento di singoli tratti autostradali con nuovi materiali. E’ un dovere di ogni società autostradale garantire la percorribilità in sicurezza e in qualsiasi condizione atmosferica, neve compresa, e non solo se ci si è allenati al valico del Brennero.