Una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore comunale Cesare Galantini: a presentarla oggi, 2 gennaio, è stato il Movimento 5 Stelle di Carpi
“Alla base della mozione – si legge nella mozione dei 5 Stelle di Carpi – sono le critiche avanzate dai condomini e dall'amministratrice condominiale di una palazzina a Fossoli, in quanto si scopre che l’Assessore Galantini ha concesso di creare, presso un appartamento di sua proprietà di quella palazzina, un centro di accoglienza gestito dalla cooperativa sociale Caleidos nel quale sono inseriti da agosto sei richiedenti asilo, senza preventiva comunicazione ai condomini.
Nessuno, a quanto pare, né Polizia di Stato né la Municipale, alle quali i residenti si erano rivolti per avere un minimo d’informazioni, era al corrente della sistemazione, anche se Caleidos replica che una volta avvisata la Prefettura, non era tenuta ad informare nessun altro”.
Ed è questo il punto cruciale della situazione per i 5 Stelle di Carpi: “il proprietario di questo locale è un Assessore comunale che ha avuto un comportamento di cattivo vicinato, di educazione civica e di conflitto d’interessi viste le deleghe che sta gestendo; che non porta all'attenzione della città e del Consiglio Comunale questa richiesta del Prefetto e non segnala nemmeno alla Polizia Municipale la presenza dei richiedenti Asilo. E’ evidente un conflitto di interessi in qualità di Assessore nella delega della PM e della Sicurezza.
Già alla nostra richiesta di accesso agli atti inerente alla gestione degli affitti per tutti i progetti Sprar e Mare Nostrum (di cui abbiamo avuto risposta il 3 novembre), non ci è stata fornita alcuna informazione in merito all'appartamento dell’assessore: l’amministrazione lo sapeva e non ce l’ha voluto dire oppure non lo sapeva e l’Assessore non ha informato alcun ufficio, persona o ente se non solamente la Caleidos?”.
Per i 5 Stelle, una omissione nella risposta è un "falso in atto pubblico " e la situazione evidenzia un conflitto di interessi per cui chiedono le immediate dimissioni dell’Assessore Galantini.
“Rivendico la mia totale buona fede, per mia convinzione politica e in un momento in cui l’emergenza profughi si faceva pesante, nella scelta di aver deciso di affittare nell’agosto scorso alla cooperativa Caleidos un appartamento per dare una risposta alla domanda di accoglienza nella nostra città”. L’assessore Cesare Galantini replica alle dichiarazioni contenute nella mozione di sfiducia che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno presentato nei giorni scorsi e che chiede le sue dimissioni.
“Un atto, quello di mettere a disposizione della cooperativa Caleidos un appartamento di mia proprietà, che è maturato in un’ottica di servizio e non per lucrare. Non mi è chiaro poi quale sia l’illecito che mi viene contestato dal Movimento 5 Stelle visto che il contratto di affitto è regolare ed è stato firmato da me e dalla cooperativa Caleidos (il tutto senza oneri per il Comune di Carpi), che non si è mai sottratta a contatti con l’amministratore condominiale e gli altri condomini. I problemi segnalati dalla nota stampa odierna del Movimento 5 Stelle sono quelli tipici della vita condominiale e assieme ai mediatori culturali che seguono questi sei richiedenti asilo sono stati via via affrontati e a mio parere risolti. Rigetto totalmente poi l’accusa che esista un conflitto d’interessi tra le mie deleghe istituzionali e il mio ruolo di affittuario e di aver mancato di segnalare questa situazione. In conclusione non ritengo assolutamente fondata la richiesta di dimissioni, figlia di una strumentalizzazione di un tema come quello dell’accoglienza dei profughi che richiama l’approssimarsi delle elezioni politiche del 4 marzo prossimo”.
L’amministrazione comunale di Carpi rigetta inoltre ogni accusa di falso ed omissione imputabile ai servizi dell’Unione delle Terre d’Argine che hanno dato invece puntuale riscontro nei termini a quanto ha chiesto il Movimento 5 Stelle.