La rivoluzione avverrà nel luglio 2019, “ma bisogna essere preparati e avere tutto il tempo che occorre. Non credete a chi afferma: se non fai il cambio subito, la tua utenza andrà all’asta, sono menzogne a scopo intimidatorio” esordisce Maurizio Guidotto, carpigiano, presidente di Federconsumatori Modena.
A partire dal 1° luglio 2019 sparirà, nel settore energia, il servizio di maggior tutela, quello in cui si trova la maggior parte degli utenti, cioè tutti coloro che non hanno mai cambiato fornitore di energia elettrica e/o gas. Dal mercato tutelato si passerà dunque al mercato libero e vi sarà l’obbligo di stipulare un nuovo contratto con un venditore di energia elettrica e/o gas: da qui il proliferare, già da ora, di gestori che telefonano agli utenti per proporre nuovi contratti, creando spesso nelle persone, specie se anziani, disinformazione e insicurezza.
“L’autorità per l’energia – spiega Guidotto – deve predisporre un portale dove tutti gli operatori dovranno pubblicare le tariffe in modo che l’utente possa fare un raffronto a parità di servizio”, intanto Federconsumatori ha organizzato incontri pubblici e, “a Modena, hanno partecipato oltre duecento persone”.
Il primo suggerimento è quello di informarsi e farsi consigliare “senza fretta, evitando di fare contratti al telefono perché non è mai chiaro quali siano le condizioni. Attenzione poi a non firmare il contratto immediatamente: è bene farsi lasciare la documentazione affinché la si possa analizzare attentamente”.
Guidotto invita a “non far vedere la propria bolletta del gas se non a persona estremamente fidata perché nel cartaceo sono riportati dati sensibili, come il codice del contatore, e persone senza scrupoli potrebbero approfittarne: ci sono persone che si sono ritrovare ad avere un’utenza presso un gestore senza averla attivata”.
Oggi, su un totale di 30 milioni di utenze in Italia, solo un terzo è passato al mercato libero, Federconsumatori chiede correttezza e rispetto dell’utente.
“Le liberalizzazioni nascono per creare maggiore concorrenza sui prezzi ma – spiega Guidotto – non sempre ciò avviene perché, in alcuni casi, gli operatori fanno ‘cartello’. Nel settore energia, a differenza di quello telefonico, oggi si contano quattrocento venditori di luce e gas e quindi ci sono più probabilità che la liberalizzazione abbia gli effetti sperati. L’auspicio è che effettivamente ci sia un vantaggio a partire dal 1° luglio 2019: fino ad oggi il risparmio effettivo è stato di trenta euro l’anno ma ci auguriamo che possa essere maggiore”.
Il rischio è che aumenti l’aggressività dei venditori, ma “nel tempo ci potrà essere anche una loro selezione in base all’affidabilità e alla qualità del servizio, al di là del prezzo. Il gas viene prelevato dalla stessa fonte e il venditore può rinunciare a certi margini per accaparrarsi il cliente ma poi ci deve guadagnare: per questo occorre valutare i servizi aggiuntivi. L’autorità deve vigilare affinché comportamenti commerciali scorretti vengano sanzionati”.