Dei nove mesi in cui è al mondo, il primo, Virginia, lo ha trascorso nel Reparto di Neonatologia del Policlinico. Nata prematura, con parto cesareo, dopo 32 settimane di gestazione. Per la carpigiana Silvia Nieddu, la madre, l’esperienza è stata terribile: lei e Fabio, il padre, hanno vissuto nello ‘spazio bianco’ dell’attesa, un tempo spesso doloroso, fatto di paure, dubbi, cedimenti. 1 chilo e 400 grammi, questo il peso con cui Virginia è venuta alla luce: “davanti a una bambina così piccola – spiega Silvia – ci siamo trovati in difficoltà. Sotto ogni aspetto, col cuore colmo di speranza che la sua situazione potesse migliorare, ma alle volte anche tristi, confusi e molto preoccupati”. Ma se la storia di Virginia è finita bene, e ora può afferrare il mondo con degli occhioni che sprizzano intelligenza e vitalità, è anche grazie al fondamentale operato dello staff medico del reparto, guidato dal primario Fabrizio Ferrari, del quale Silvia sottolinea, oltre alla competenza, le doti di sensibilità e umanità. “Vi assicuro che in questi casi ci si affida completamente; anche un sorriso o un abbraccio sono un motivo in più per riuscire a far trascorrere un altro giorno, e poi un altro ancora, in cui vorresti portare a casa la tua bambina ma non puoi. E’ proprio in quei momenti che nascono le motivazioni, forti, che ti spingono a capire che anche tu, a tua volta, puoi fare qualcosa per i genitori e i bambini che dopo di te, vivranno un’esperienza simile, più o meno dolorosa, persino tragica per alcuni”. In seguito alla sua esperienza, Silvia si è messa a disposizione di Pollicino, l’associazione di volontariato nata nel 1993 a sostegno del reparto. Tra le attività rivolte alla famiglia che il sodalizio porta avanti sta nascendo la Biblioteca per Pollicino, con l’obiettivo di fornire, in una stanza adiacente al reparto, libri che le mamme potranno prendere in prestito e leggere ai loro piccoli ricoverati. “La voce della mamma è una coccola fondamentale che porta benessere al piccolo sin dai primi giorni di vita. Quindi, anche un libro può fare la differenza! Il testo scelto dalla mamma per la lettura in reparto verrà poi probabilmente donato alla famiglia al momento della dimissione del bambino, perché la storia o le storie che lo hanno accompagnato in quel momento della sua vita possano diventare patrimonio della famiglia, ed essere depositato, se così si può dire, nello scrigno dei ricordi”. Oltre a questo, l’attenzione sarà puntata anche sui fratellini e le sorelline dei piccoli prematuri perchè spesso devono attendere i loro genitori nelle sale d’attesa del reparto: la biblioteca potrà diventare, col tempo, anche un luogo piacevole per sedersi, leggere, giocare e trascorrere il tempo. Il progetto si muove su due fronti, libri nuovi e usati: “per quanto riguarda quelli nuovi, gli amici della Libreria Mondadori di Carpi e quelli di Ubik di Modena si sono resi disponibili nel sostenere con grande entusiasmo l’iniziativa. Chiunque potrà regalare a Pollicino un libro nuovo scegliendo, in libreria, tra i titoli indicati dall’associazione, oppure optando per il testo che più desidera, acquistandolo con il 15% di sconto e lasciandolo in cassa per Pollicino. Comunicando inoltre il proprio indirizzo e-mail, chi ha donato potrà ricevere gli aggiornamenti in merito al progetto, essere invitato all’inaugurazione della biblioteca e rimanere in contatto con l’associazione. Stiamo cercando di diffondere il più possibile il progetto e speriamo che altre librerie di Modena e provincia accolgano l’invito a collaborare”.
I libri usati, per bambini e adulti, ritenuti idonei potranno essere inseriti nel catalogo della nascente biblioteca; gli altri verranno invece venduti a offerta libera, e il ricavato verrà utilizzato per l’acquisto di libri nuovi. Tra i testi per bambini più difficili da trovare vi sono certamente quelli scritti in lingua straniera.
“Il reparto, come potete immaginare, non accoglie solo piccoli italiani e mancano belle storie per mamme e bambini di lingua araba, cinese, francese… ma ci stiamo muovendo anche su questo fronte”. L’invito di Silvia è quello di partecipare, rendersi utili: “non è difficile, non serve chissà quanto tempo. A volte un piccolo gesto può contribuire a realizzare un importante progetto”. Per contattare l’associazione, è possibile scrivere a info@pollicinomodena.org o visitare la relativa pagina Facebook.
Marcello Marchesini