“Ci sentiamo un’appendice della frazione di Santa Croce perché nessuno ci considera e tiene in conto i nostri problemi che, pur non essendo di grave entità, richiedono soluzioni”. E’ voluto venire di persona a raccontare la situazione il residente di via Delle Nazioni Unite accolto in Redazione. La zona è quella che si trova sotto il cavalcavia, lungo la strada che porta a Correggio, e a cui si accede tramite la rotonda: qui ci sono una palazzina e abitazioni singole “che rimangono completamente al buio al calar della sera a causa della completa assenza di illuminazione pubblica”. Dopo aver letto su Tempo i consigli del referente del gruppo di controllo di vicinato di Santa Croce Fausto Paltrinieri, si è subito attivato perché tra le raccomandazioni per difendersi dai ladri c’è quella di potenziare l’illuminazione. “Si sottolineava il tema fondamentale della prevenzione per rendere la vita difficile ai ladri attraverso l’installazione di fari rilevatori di presenza ma la nostra strada è completamente al buio da quando esiste” sottolinea il residente. Chi esce per portare fuori il cane deve munirsi di una torcia o utilizza la luce del cellulare. “In fondo alla strada c’è il deposito dei camper e, all’inizio, un ristorante molto frequentato: i clienti utilizzano la nostra strada per parcheggiare e fare manovra con grandi rischi perché le auto circolano al buio. C’è un rischio oggettivo che chi circola a piedi possa essere investito”.
Il nostro intraprendente residente di via Delle Nazioni Unite si è rivolto al Comune “che ha immediatamente disposto la verifica e ha constatato la necessità di provvedere all’illuminazione pubblica ma ha anche ammesso che nei prossimi anni non sarà possibile intervenire. Così la zona resta nel buio pesto”.
Sara Gelli