Dal Difensore civico ok al referendum sulla multiutility Aimag

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Il Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, apre le porte al referendum consultivo sul futuro della società Aimag, azienda multiutility che gestisce servizi energetici nel comune di Carpi. L’iniziativa promossa dal Comitato acqua pubblica riguarda il parere del Comune, in assemblea dei soci, su fusioni o incorporazioni societarie e la vendita delle azioni di proprietà. Nel testo referendario si domanda ai cittadini: “Volete voi che il Comune di Carpi non venda azioni di Aimag e che esprima il voto contrario, nell’assemblea dei soci, a operazioni di incorporazione o fusione societaria?”. Il parere di ammissibilità espresso dal Difensore civico, in qualità di organo monocratico di garanzia, non ha ovviamente toccato il merito delle scelte politiche sottese alla richiesta referendaria depositata dal comitato promotore, si è limitato a una valutazione di conformità del quesito ai parametri di legge, nonché ai requisiti di chiarezza, univocità e omogeneità fissati dalla giurisprudenza costituzionale. Nell’esprimere il parere il Difensore civico ha sottolineato “la scarsa precisione delle norme del regolamento comunale, che in alcuni punti rinviano a ‘commi’ inesistenti”. Per questo, evidenzia Gardini, “il giudizio di ammissibilità si è dovuto necessariamente concentrare sulle norme identificabili, non tenendo conto dei rinvii erronei presenti nel regolamento”. L’auspicio, emerso dalle argomentazioni del Difensore civico, è quello di “una tempestiva iniziativa del Comune per modificare il regolamento sulla consultazione dei cittadini e il referendum consultivo”, in modo da renderlo il più puntuale possibile. Al netto delle inesattezze contenute in alcune disposizioni del regolamento comunale, il Difensore civico ha dunque ritenuto il quesito referendario ammissibile. A differenza della precedente richiesta di consultazione, depositata nello scorso luglio dallo stesso comitato promotore e bocciata dall’organo regionale di garanzia, “l’attuale domanda referendaria – rimarca Gardini – è infatti apparsa chiara e omogenea nei contenuti, e soprattutto inerente un oggetto che rientra nell’esclusiva competenza del Comune di Carpi relativamente alla gestione della propria partecipazione societaria in Aimag”. Si prospetta quindi a Carpi l’indizione del referendum consultivo che, secondo lo stesso regolamento comunale, dovrebbe avvenire da parte del sindaco nei trenta giorni successivi alla pronuncia dell’organo di garanzia.

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