Sono 1.500 le persone che partono dalla stazione di Carpi e altrettante quelle che vi arrivano ogni giorno. Alla luce di questi numeri, il sindaco Alberto Bellelli ha inviato a Trenitalia Spa e alla Regione Emilia-Romagna la richiesta che il Frecciargento Roma-Mantova, che dall’11 settembre collega le due città, possa effettuare una fermata anche nella nostra stazione. “Questa è una sfida che dobbiamo giocare come territorio – spiega il primo cittadino – e non a caso questa lettera è stata inviata accogliendo le istanze del Comitato Utenti delle ferrovie regionali (CRUFER). Riteniamo che una fermata in città potrebbe far aumentare il numero di passeggeri che usufruiscono di tale treno, perché quella di Carpi è la stazione di riferimento per un bacino di oltre 105mila residenti delle Terre d’Argine, senza contare i cittadini dei comuni limitrofi”. Il sindaco ha poi ricordato le molteplici attrattive della città dal punto di vista storico-culturale (con le oltre 120mila presenze registrate nel 2014 presso i Musei civici, al Museo Monumento al Deportato, passando per il Festival Filosofia e le oltre 50mila visite del turismo didattico), economico (dal tessile abbigliamento al comparto del packaging biomedicale) e sportivo (con la Maratona d’Italia e il campionato di calcio). Insomma, uno scalo che potrebbe rivelarsi un buon affluente per colmare il fiume in secca del tragitto Mantova-Modena del Frecciargento che, pare, partendo alle 10.30 dal Comune lombardo, non sia frequentatissimo. Fermata, quella carpigiana, che non arrecherebbe inoltre alcuna penalizzazione al percorso, come sottolineato da Giuseppe Poli del CRUFER: “sulla linea ci sono già limitazioni di velocità dovute alla struttura dei binari, dunque la nuova fermata farebbe perdere soltanto 5 minuti, recuperabili dagli utenti a Bologna, dal momento che il treno viene utilizzato per poi giungere, tramite collegamento, a Roma, e il convoglio interessato, in partenza dal capoluogo regionale, non effettua soste a Firenze. La sperimentazione attuale terminerà il 10 dicembre e, se la corsa fosse mantenuta, si potrebbe ragionare della nuova tappa carpigiana e della rimodulazione degli orari di partenza da Mantova”. L’assessore alla Mobilità Cesare Galantini ha poi ricordato come, presso la stazione dei treni, sia ubicato il capolinea di quattro linee di trasporto urbano, un servizio di bike sharing e un deposito protetto, i cui 60 posti sono tutti prenotati tramite abbonamento, tanto da spingere l’Amministrazione a riflettere sull’opportunità di creare una serie di analoghe postazioni sicure in altre zone della città. La stazione di Carpi è inserita da Rete Ferroviaria Italiane (RFI) nel progetto 500 stazioni che prevede il miglioramento delle stesse, per cui, sbloccati i finanziamenti, sarebbe possibile innalzare i marciapiedi a livello dei predellini delle carrozze, creando una comodità ulteriore per gli utenti e un prezioso ausilio per i disabili, e allargare le pensiline, oggi eccessivamente anguste. Per l’arrivo dei nuovi treni regionali, che rinnoveranno il parco mezzi dell’80%, i tempi di attesa sono invece più lunghi, essendo previsti non prima del 2018: “in ogni caso non molliamo neppure sul tema del raddoppio della linea da Carpi a Modena – chiosa Bellelli – che peroriamo da anni”. Si vedrà se a Natale Trenitalia porterà in regalo ai pendolari carpigiani un nuovo treno veloce o se dovranno accontentarsi, come spesso accade, del carbone.
Marcello Marchesini