Quando la moneta di scambio è il tempo!

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“Non ho tempo”. Quante volte lo ripetiamo… Eppure c’è chi, tra noi, è disposto a mettere a disposizione di perfetti sconosciuti questa preziosa e sfuggente risorsa. La Banca del Tempo di Carpi, fondata nel 1996, compie vent’anni e, insieme ai suoi 160 soci, “perlopiù donne ma possiamo contare anche su alcuni uomini molto attivi”, sorride la presidente Barbara Franzoni, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Al contrario, la sfida è ora quella di “affrontare il futuro con rinnovati entusiasmo e positività, cercando di coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani leve”. In questo speciale istituto di credito a circolare non è la moneta, bensì il tempo scambiato con un obiettivo alquanto ambizioso: “valorizzare i reciproci saperi e, allo stesso tempo, creare rapporti di buon vicinato e tessere relazioni tra le persone attraverso il reciproco scambio di competenze”, spiega la presidentessa.  Il meccanismo è semplice: “la nostra è un’associazione di promozione sociale, gli associati, iscrivendosi, mettono a disposizione le proprie competenze e il proprio tempo a chiunque. In cambio ottengono assegni di tempo. Il loro conto corrente matura ore, le quali potranno essere poi impiegate per ottenere prestazioni di vario genere”. Gli scambi avvengono gratuitamente, rispettando la regola fondamentale secondo cui ogni ora si equivale, indipendentemente dall’attività svolta. Per esempio, un’ora di cucito può essere scambiata con un’ora di insegnamento della lingua inglese.
Un rammendo per una torta, un lavoro di giardinaggio per un corso di inglese, un’ora di yoga per un piatto di tortellini fatti in casa… tutto può essere scambiato e messo in circolo. Un’intuizione potente che, vent’anni fa, spinse alcune donne, tra cui la fondatrice Annalisa Bonaretti, a dar vita a questa innovativa realtà: “fu una sfida complessa ma entusiasmante. Allora sembrava una pazza idea ma la banca del Tempo oggi è diventata una realtà consolidata. La cosa più difficile  – spiega Annalisa – fu far comprendere il valore del tempo: non ce n’è uno più qualificato d’altri. Ogni sapere messo a disposizione del prossimo è fondamentale e prezioso”.
E di strada ne ha fatta, la Banca del Tempo, e tanta: i soci sono passati da 7 a 160 e, lo scorso anno, gli iscritti hanno effettuato ben 1.251 scambi. “Un’associazione – aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Carpi, nonché socia della banca, Daniela Depietri – capace di cambiare pelle, trasformandosi in base ai bisogni e alle esigenze del territorio e per questo sempre vicina alla città in cui opera e cresce”. Un soggetto che, come ha sottolineato il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Giuseppe Schena, “incarna al meglio i valori del volontariato, ovvero la gratuità e la disponibilità a mettersi al servizio degli altri a prescindere dal destinatario al quale si rivolge”. Ciò che conta, infatti, è impiegare il tempo che ci è stato donato, condividendolo: un modo per vivere intensamente la nostra umanità.
Jessica Bianchi

 

 

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