Curare la Disbiosi: la regola delle 4R

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Non potevo lasciarvi per la pausa estiva senza avervi prima dato qualche indicazione positiva. Se quindi ormai avete il sospetto che la vostra malattia della pelle sia legata alla disbiosi intestinale, o anche se la vostra pelle è perfetta ma vi è venuto il sospetto di avere comunque una disbiosi intestinale, allora vi starete chiedendo “come si fa a curare la disbiosi?”. Gli americani, che sono sempre molto sintetici e adorano le sigle hanno coniato la regola delle 4R: Remove, Replace, Repair e Rebalance. Noi che siamo italiani e non abbiamo nessuna intenzione di riconoscere agli americani alcun tipo di supremazia culturale, men che meno letteraria, potremmo dire: Rimuovi, Rimpiazza, Ripara e Riequilibra (e nel tradurre abbiamo anche rispettato le 4R). Per prima cosa Rimuovi i cibi e gli altri fattori che danneggiano l’intestino. Senza dubbio i carboidrati semplici (zuccheri e farine raffinate) sono un cibo estremamente infiammante per il nostro intestino. Poi gli antibiotici, non solo quelli presi quando non era necessario ma anche e soprattutto quelli assunti insieme alla carne e al latte da allevamenti che li utilizzano e insieme alla frutta e alla verdura trattate con pesticidi. Quindi Rimpiazzali con cibi salutari per l’intesino. Prima di tutto gli alimenti ricchi di fibra (frutta e verdura possibilmente crude e di stagione), cereali integrali e legumi. Poi riscopriamo gli alimenti fermentati: lo yogurt, i crauti, il kefir. Infine riscopriamo metodi di cottura che non uccidano completamente il cibo che stiamo per mangiare. Spesso, soprattutto se la disbiosi e l’infiammazione intestinale durano da molto tempo è necessario anche Riparare la barriera intestinale. Questo si  può fare con l’assunzione di supplementi nutrizionali e di prebiotici. I prebiotici sono alimenti non digeribili per l’uomo che hanno la capacità, una volta giunti nell’intestino, di potenziare la crescita o l’attività dei batteri “buoni” intestinali. I principali prebiotici sono l’inulina, il lattulosio, i frutto-oligosaccaridi (FOS) e i galatto-oligosaccaridi (GOS). Infine, una volta che avremo preparato bene il terreno bisognerà Riequilibrare il nostro microbiota intestinale. Questo si farà assumendo il giusto tipo di probiotici nella giusta sequenza. I probiotici, invece, sono “microorganismi vitali che migliorando l’equilibrio tra le diverse specie batteriche intestinali hanno effetti positivi sulla salute”. Oggi sono molto di moda i probiotici e anche i supermercati si vanno riempiendo di prodotti che “contengono probiotici”, in realtà è sempre meglio affidarsi a qualcuno che sappia utilizzare i probiotici indicati in ogni specifica situazione.

 

La briciola di  Sandro Santolin

Kefir vs Yogurt. Un prezioso alleato del nostro intestino è senza dubbio il kefir (qualcuno lo usa anche per far lievitare il pane): bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte e dai granuli di kefir composti da fermenti vivi e lieviti probiotici che, mescolati al latte, danno vita a un composto ricco di nutrienti. Potremmo dire che il kefir sta al lievito madre come lo yogurt sta al lievito di birra. Ciascuno di noi può prepararsi in casa lo yogurt con una yogurtiera in grado di mantenere la temperatura costante, per favorire lo sviluppo di batteri selezionati (utilizzando latte e yogurt commerciali come innesco fermentativo). Il prodotto ottenuto però avrà trasformato quasi esclusivamente gli zuccheri presenti nel latte. Il kefir, al contrario, sviluppa una comunità batterica molto più complessa, in grado di demolire in elementi più semplici da digerire tutti i nutrimenti presenti nel latte. Lo yogurt, insomma, si comporta più o meno come il lievito di birra, mentre il kefir è un parente stretto del lievito naturale a pasta madre.

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