“La rabbia si può controllare”

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“Essere convinti di poter cambiare, aiutati da professionisti competenti”. E’ questa secondo Stefano, il nome è frutto di fantasia, la premessa fondamentale per imparare a controllare la propria violenza. Stefano è uno dei 150 uomini  che dal 2011 a oggi ha contattato il centro Liberiamoci dalla violenza gestito dell’Azienda sanitaria di Modena. Questa è la sua testimonianza. “L’episodio che mi ha spinto a intraprendere questo percorso è stato l’ultimo, il più violento di tutti. Quello che mi ha fatto pensare e mi ha convinto che il mio percorso di vita non poteva essere quello. Avrei dovuto fare qualcosa per il bene della famiglia, dei miei figli e anche per quello delle generazioni venture. Dopo un iniziale colloquio con uno psicologo ho seguito un percorso dapprima individuale e poi di gruppo per imparare a far sì che certi atteggiamenti violenti non si ripetessero più”. Essenziale per Stefano è stato il riconoscimento delle proprie emozioni, “soprattutto della rabbia”. Il passo successivo è stato quello di “imparare a gestirla, a controllarla”.
La dimensione terapeutica del gruppo è stata chiara sin da subito: “in quei momenti è come guardarsi allo specchio. Insieme capivamo che la rabbia e le sue manifestazioni violente non erano belle…”. Stefano si descrive come un “tipo emotivo. Dentro di me – racconta – vive una sorta di vulcano coperto. Quando la temperatura sale, quel coperchio scoppiava in modo disastroso: attraverso il centro ho imparato ad abbassare, per così dire, la temperatura! I cambiamenti sono stati graduali ma continui. Ogni volta che tornavo a casa, mentre guidavo, rivedevo nella mia mente ciò che era stato discusso e riflettevo. Ogni volta era come se un piccolo tassello si aggiungesse al percorso di costruzione che stavo progettando. Il mio desiderio era quello di ricostruire un carattere più pacato, non di eliminare la rabbia, bensì di saperla controllare”. Nel tempo, i passi avanti fatti da Stefano sono diventati sempre più evidenti: “quando si presentava una situazione in cui potevo inquietarmi  o manifestare violenza, in me scattava un meccanismo di auto controllo. Naturalmente ci vuole molto allenamento…”, ammette. Secondo Stefano affinché gli uomini violenti possano davvero cambiare occorrono due requisiti fondamentali: “la convinzione di poter cambiare e il sostegno di qualcuno che ti accompagni lungo il percorso dandoti fiducia”. Temi il futuro? Hai paura di poter cadere nuovamente negli errori di un tempo?  “Credo – conclude Stefano – che la tecnica che ho acquisito possa durare”.
J.B.

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