La Procura chiede all’ex sindaco di Finale, Ferioli, di risarcire 240mila euro

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Dal 2005 avrebbe nascosto, prima da assessore e poi da sindaco, di essere legale rappresentante di una società a cui il comune di Finale Emilia, appaltava servizi. E' l'accusa che la Procura della Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna muove a Fernando Ferioli, primo cittadino di Finale fino a giugno. Ad aprile 2017 è fissato il processo contabile e la Procura ha chiesto la condanna al risarcimento di un danno di circa 240mila euro, gli stipendi percepiti negli anni; della stessa cifra è stato ottenuto il sequestro conservativo. L'indagine della Gdf, ha accertato che dal 2001 in avanti la DWB SRL, di cui Ferioli è legale rappresentante, si è occupata della gestione dei servizi informatici del Comune. Per la Procura non aver dichiarato l'incompatibilità è un "occultamento doloso" e il conflitto di interessi è "patente e manifesto", dal momento che Ferioli ha operato in "una doppia veste che non gli era consentita" e che gli ha consentito di percepire indebitamente le indennità di carica.

 

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