Recita nel segno dell’inclusione

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Nel verde di Santa Croce di Carpi ogni giorno si compie una missione: la completa riabilitazione dei bambini non udenti (28 in tutto tra scuola d’infanzia e primaria) realizzata tramite il metodo dell’oralismo, ovvero l’insegnamento della lingua parlata basato sull’importanza dell’espressione verbale e della lettura delle labbra e grazie all’inclusione in classi frequentate da coetanei udenti. E’ con tale filosofia che è stata realizzata anche la tradizionale festa di fine anno scolastico come ha spiegato Nadia Bussei, mamma di una bambina di quinta.  “Gli alunni insieme agli insegnanti di quinta hanno scelto di realizzare un musical ispirato a un classico della letteratura per l’infanzia: Tarzan. A partire da febbraio hanno lavorato per portare in scena lo spettacolo. Noi genitori e rappresentanti di classe abbiamo invece provveduto all’allestimento della festa. L’aspetto più bello è che davvero tutti i bambini sono riusciti a partecipare. Anche quelli affetti da sordità profonda hanno potuto esprimersi con semplici frasi mentre un bimbo con un lieve deficit dell’udito è riuscito a recitare con scioltezza. Inoltre, hanno anche realizzato un disegno per l’assessore all’Istruzione e alle Pari Opportunità Stefania Gasparini che ha applaudito con entusiasmo la loro esibizione”. Da anni viene organizzata la festa di fine anno durante la quale tutti i bambini delle varie sezioni della scuola d’infanzia e primaria hanno la possibilità di esprimersi in canti e balli. “Quest’anno – ha aggiunto la professoressa Giulia Bergamini che insegna educazione fisica alla primaria – ha contribuito alla realizzazione della performance anche Jo (Giovanni) Sassi ballerino e coreografo di fama internazionale. La festa è iniziata con i ringraziamenti e a seguire con il Coro delle voci bianche e delle Mani Bianche: ensemble composto da bambini normo-udenti che cantano insieme ad altri affetti da minorazione sensoriale uditiva i quali si esprimono muovendo le mani avvolte in guanti bianchi.  In seguito è iniziato il musical vero e proprio. Per quanto riguarda le esibizioni di danza ho curato personalmente le prove insieme a Jo Sassi, mentre dell’aspetto canoro si è occupata Sara Fornaciari, insegnante di musica: tramite il principio acustico della cassa armonica presente in tutti gli strumenti musicali non elettronici è in grado di interagire anche con le persone sorde che percepiscono al pari degli altri le diverse vibrazioni e onde sonore”.
Lo spettacolo ha un duplice obiettivo: oltre a dare la possibilità a tutti gli alunni di divertirsi con attività artistiche all’insegna dell’integrazione socio-didattica per i bambini sordomuti, consente anche di raccogliere fondi per l’acquisto di materiale scolastico come lavagne interattive multimediali, tramite la vendita delle torte cucinate da mamme e nonne e delle t-shirt della scuola. Proprio grazie al ricavato delle magliette, la scuola ha già potuto acquistare un defibrillatore.
Chiara Sorrentino