A scuola di immagine attraverso la filosofia

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Si sono immersi a piene mani nella filosofia, hanno comparato e analizzato testi di autori noti e meno noti, si sono calati nei panni dei docenti, di attori alle prime armi o di giovani videomakers per dare corpo al lavoro annuale che ha coinvolto 15 classi di sei istituti superiori di Modena e provincia, tra cui anche la classe IV A Scientifico del Liceo M. Fanti.  Gli studenti  hanno partecipato al workshop organizzato dalla Fondazione San Carlo di Modena intitolato quest’anno Immagine, per confrontarsi sul significato e sul ruolo delle immagini.  Un tema molto caldo nella società attuale in cui le persone sono continuamente bersagliate da immagini di ogni tipo, lasciando spesso prevalere la forma sulla sostanza. “La professoressa Viola Letizia ha commentato Eleonora Casarini, una delle studentesse carpigiane del Fanti che hanno aderito al progetto ci aveva proposto il workshop l’anno scorso, e durante l’estate abbiamo cercato ispirazione da fonti testuali e multimediali.  Tornati a scuola abbiamo dedicato un’ora a settimana al progetto. Il nostro approfondimento è stato sulla Mimesis intesa come nascondimento e disvelamento nel mondo umano e nel mondo animale.  L’abbiamo declinato nella forma di dialogo platonico. Due figure hanno assunto la parte degli scettici, nello specifico i miei compagni Francesco Lasagni e Vittoria Ferrari, mentre altre due hanno sostenuto una forte correlazione tra mondo umano ed animale: io e Floriana Cogliani.
Dopo un lavoro di 8 mesi siamo giunti a un progetto basandoci sugli scritti di Carlo Sini nel suo Protesi, e su diverse pellicole, tra le quali Zelig di Woody Allen e l’Onda di Dennis Gansel.  Il tutto attualizzato più che mai attraverso le nostre esperienze quotidiane di adolescenti. Noi quattro interpreti l’abbiamo poi esposto a Modena lo scorso aprile. È stata un’esperienza molto appagante, certamente diversa dal tradizionale studio della filosofia”.

Chiara Sorrentino