Incerto il futuro del Reparto di Ginecologia

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Lo stillicidio non si arresta. L’ospedale di Carpi continua a perdere pezzi, impoverendosi in modo drammatico. Dopo il pensionamento anticipato del primario di Otorinolaringoiatria Stefano Galli e quello annunciato di Adriana Borghi (Pediatria), a pesare sempre più è il grande vuoto lasciato dal dottor Roberto Marchesin, prematuramente scomparso a gennaio. Specialista in ginecologia, con grande esperienza chirurgica, era arrivato in città da Monza, nel 2010, per prendere il posto di un altro professionista “migrato” verso più lieti lidi: il dottor Lorenzo Aguzzoli. Deluso dalla mancanza di prospettive e frustrato dalle promesse non mantenute, Aguzzoli si sentì obbligato ad andarsene accettando il corteggiamento dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, per poter esercitare appieno la sua professione di chirurgo onco-ginecologico. A Marchesin venne quindi affidato l’incarico di direttore della Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia Oncoginecologica del Dipartimento di Ostetricia Ginecologia e Pediatria e, in oltre cinque anni, operò centinaia di donne con neoplasie, oltre a migliaia di pazienti con patologia benigna. “La perdita del dottor Marchesin – commenta il dottor Fabrizio Artioli, primario dell’Unità operativa di Oncologia dell’Ospedale di Carpi –  è stata enorme sia dal punto di vista umano che professionale. Era un medico esperto che aveva a cuore la crescita professionale dei suoi collaboratori: una caratteristica davvero preziosa! Serbava poi una rara dedizione alle pazienti che operava e seguiva, insieme alla sua equipe ginecologica, anche nel periodo post operatorio. Amava il suo lavoro ed era un validissimo collaboratore: credeva nella multidisciplinarietà. Insieme abbiamo discusso tanti casi poiché in Oncologia ogni decisione dev’essere presa in modo collegiale da chirurgo, oncologo e radioterapista. Per Marchesin, lavorare in squadra rappresentava il normale modus operandi. In lui avevamo trovato un vero tesoro. Un uomo squisito e un medico eccezionale. Numerose sue pazienti continuano a ricordarlo con affetto e gratitudine”. La Ginecologia oncologica, a Carpi e Mirandola, ha raggiunto, anche grazie all’esperienza e alle indiscusse capacità chirurgiche di Marchesin, livelli di assoluta eccellenza.  A cinque mesi dalla grave perdita dello stimato professionista, il posto è ancora vacante. Rimpiazzarlo sarà difficile ma c’è la volontà politica di cercare un nuovo onco-ginecologo o il reparto diretto dal dottor Paolo Accorsi, rischia di essere sempre più orientato all’ostetricia?  Cosa riserva il futuro al reparto del nostro ospedale? Si ridurrà forse a un semplice punto nascita? Attendiamo risposte.
Jessica Bianchi

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