Nei giorni 23, 24 e 25 di aprile la Corale Giuseppe Savani, diretta dal M° Giampaolo Violi, ha portato in Catalogna le suggestioni del proprio canto e il nome della nostra città.
L’evento è nato da uno scambio culturale tra la Savani e la corale Orfeò Atlàntida di Barcellona diretta dal M° Milèn P. Panayotov che lo scorso anno partecipò con successo alla consueta Rassegna Corale che si svolge a giugno nel cortile di San Rocco. Oltre a portare in Spagna il saluto dell’Amministrazione comunale di Carpi, ricambiato dall’assessore alla cultura del distretto Sants-Montjuic a Hostafrancs, l’evento è stato eccezionale sia per l’importanza dei luoghi nei quali si sono svolti i due concerti previsti sia per il successo ottenuto per celebrare insieme il 90° anniversario dell’Orfeo Atlantida.
A Barcellona, il 23 aprile, giorno dedicato a Sant Jordi Gloriòs, è festa grande per gli innamorati che si scambiano rose e libri unendo bellezza e cultura. Lo stesso pomeriggio, di fronte a un folto pubblico, la Savani ha cantato nella grande cripta della Sagrada Familia dov’è sepolto Gaudì, il geniale architetto artefice di quel grandioso capolavoro architettonico dallo stile inconfondibile, il modernismo, vanto della Catalogna e dell’intera religiosità cristiana.
Il giorno seguente, grazie ai dirigenti del Coro Orfèo Atlantida e alla disponibilità del responsabile del Palau de la mùsica Catalana, il coro ha vissuto un momento di grande intensità. “Chi conosce il Palau de la Musica sa che è uno degli edifici più importanti dell’architettura modernista di Barcellona tanto che l’Unesco l’ha dichiarato patrimonio dell’umanità. In questo teatro – spiega il neopresidente della corale carpigiana, William Stefani – si svolgono concerti internazionali di altissimo livello. Ebbene, anche al nostro coro è stato concesso l’onore di cantare in questo tempio della musica, un luogo che riempie lo spirito di bellezza e di meraviglia. Nessuno di noi si aspettava un simile dono. Lasciatemelo dire: è la prima volta nella storia che un coro carpigiano ha cantato in questo teatro e penso che possiamo esserne giustamente orgogliosi”.
Nel pomeriggio la Corale Savani ha partecipato a un altro concerto, con un diverso repertorio, nella Sala de Plens de la Seu del Districte Sants-Montjuic, un edificio storico con immense vetrate policrome. Il pubblico ha apprezzato molto il concerto che si è concluso a cori riuniti con Amor que tens ma vida una pavana di anonimo francese del XVI secolo formata da quattro strofe. Il pubblico ha assistito a un esperimento innovativo quanto geniale: la staffetta della direzione. Il grande coro ha iniziato a cantare con un direttore e appena è terminata la prima strofa, con tempismo impeccabile, è subentrato fisicamente il secondo maestro che ha diretto la strofa successiva e così via sino alla fine del brano, entusiasmando il pubblico per l’insolita e audace esecuzione.
“Un esperimento interessante, non c’è che dire – conferma il presidente Stefani – negli ultimi quattro anni la nostra corale si è avvicinata con coraggio e piacere a nuovi modi di cantare partecipando a progetti sperimentali di grande interesse come quelli effettuati con la coreografia di Virgilio Sieni e le musiche inedite composte per l’occasione dal Maestri Violi, al fine di sottolineare e accompagnare i movimenti coreutici. Questi spettacoli sono stati presentati inluoghi prestigiosi come la Biennale di Venezia, il Teatro Bibiena di Mantova, il salone di re Enzo a Bologna e poi a Modena, Firenze…”.
Dunque una coral in continua trasformazione-evoluzione che risentiremo la sera del 18 giugno nel cortile di San Rocco a Carpi in occasione della XXXIII Rassegna corale insieme a due ospiti di riguardo: i vocalists Liberi cantores di Aprilia e il coro Le Pleiadi di Belluno.























