Lo straordinario sogno di Caterina ha inizio… buona avventura!

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“Un lavoro fisso, un’abitazione stabile, una famiglia… chi l’ha detto che siamo nati tutti con le medesime ambizioni? Il mio desiderio più grande è quello di viaggiare. Osservare. Scoprire luoghi nuovi fino a quando avrò le energie necessarie per farlo”. A parlare è la carpigiana 28enne Caterina Obbia. Il suo sogno nel cassetto? Guardare il mondo con occhi stupiti. Incantati, alla ricerca di un luogo speciale, “in cui sentirmi finalmente a casa”. Una giovane donna inquieta, curiosa. Un animo gitano, quello di Caterina: impossibile per lei restare ferma nello stesso luogo troppo a lungo. Solare e intraprendente, con una laurea triennale in Scienze politiche in tasca, Caterina ha deciso di assecondare il suo desiderio di avventura. Mollare gli ormeggi che la tenevano legata alla Corte dei Pio e mettersi nuovamente in viaggio. Fino a quando? “Chissà… – sorride Caterina – per ora l’unica cosa certa è che il 12 aprile partirò alla volta dell’Indocina dopodiché tutto dipenderà da cosa incontrerò lungo il mio percorso. Strada facendo deciderò se fermarmi o andare oltre”. Galeotto nel far sbocciare in Caterina l’amore per il viaggio è stato certamente il Messico: “mi ero appena laureata, avevo 23 anni, quando decisi di partire alla volta di quel Paese, insieme ad Avventure nel Mondo. Quando mi resi conto di quanto fosse facile organizzare spostamenti, itinerari, pernottamenti… decisi che anziché proseguire gli studi con la specialistica, sarei volata in Australia. Da sola. Ci sono rimasta per oltre due anni: ho vissuto a Perth dove avevo trovato un lavoro per mantenermi e intanto cercavo di scoprire quel territorio affascinante e meraviglioso. Il Western Australia, in particolare, è a dir poco incomparabile”. Nella terra dei canguri, Caterina si innamora di un ragazzo inglese e decide si seguirlo: “ho vissuto con lui a Birmingham per oltre un anno ma pioveva sempre; mi pareva di impazzire”. Troppo forte il richiamo del sole australiano: Caterina lascia tutto e riparte alla volta di Perth dove ha vissuto fino al gennaio dello scorso anno. “Non sono fatta per restare ferma. Non mi accontento di vedere il mondo da uno schermo. Voglio viverlo, camminarlo. Assaporarlo”. E non è l’idea della meta a solleticare la curiosità di Caterina, bensì il percorso di per sé: “viaggiare ti consente di analizzare te stesso, di misurarti coi tuoi limiti e, ancora, ti offre la possibilità di incontrare tante persone. Di crescere. Aprire la mente. Sono una nomade. Amo essere in perenne movimento. Di vagare sulla strada, un po’ alla Jack Kerouac” ride la 28enne carpigiana. Ma qual è la spinta, il bisogno che la induce ad andare sempre oltre, lasciandosi alle spalle il passato, senza mettere radici? “Non ho una risposta. Non ancora. Forse la troverò lungo il cammino. Ciò di cui sono certa è che desidero trascorrere la mia vita in viaggio, cercando di conoscere quanto mi sarà possibile”.
Caterina ama viaggiare sola, poiché le consente di gustare con libertà ogni istante: “sei libera di restare in assoluto silenzio, muovendoti in piena autonoma senza condizionamenti o, al contrario, decidere di assecondare i numerosi incontri che ogni viaggio ti dona, condivivendo momenti ed esperienze”.
Sono tanti i luoghi dove ha posato lo sguardo che le fanno battere il cuore e brillare gli occhi ma la magia del Parco nazionale Karijini, in Australia, è tra i più amati: “intorno a te si allarga il deserto. Tutto è pianeggiante, rosso e sterminato. Poi, all’improvviso, si aprono queste gole nel bel mezzo del nulla e lo scenario diventa magico. Incredibile. Difficile descrivere l’intensità delle emozioni che quel paesaggio mozzafiato suscita”. E, ancora, tra i suoi ricordi più belli, Caterina rievoca la Coral Bay: “una delle barriere coralline più incontaminate del mondo, piena di squali balena. Un mondo a parte, immerso nel silenzio e nella tranquillità. Davvero un paradiso. A livello naturalistico quell’angolo sperduto di Australia non ha nulla da invidiare all’Indonesia”.
Ora però è tempo di rimettersi in marcia. A giorni Caterina riprenderà lo zaino e partirà: “sono emozionata. Non vedo l’ora di trovarmi davanti al tempio bianco thailandese di Chiang Rai e di nuotare nelle acque verde smeraldo  dell’isola cambogiana Koh Rong dove spero di trovare un lavoretto”. Ma la strada da fare è tanta: “atterrerò a Bangkok proprio in concomitanza col capodanno thailandese, dopo averne gustato ogni istante, mi muoverò verso la costa occidentale, poi andrò alle Similan Islands, per risalire in treno verso nord a Chiang Mai e da lì fino a Chiang Rai dove, finalmente, potrò ammirare da vicino il Wat Rong Khun, il visionario Tempio Bianco realizzato completamente in gesso bianco e specchietti riflettenti la luce del sole”. Poi Caterina lascerà la Thailandia alla volta di Laos, Vietnam e Cambogia. “Dopodiché farò il giro del Myanmar (Birmania) paese da poco aperto al turismo, Poi sarà la volta della Malesia, da lì volerò a Singapore prima e a Perth poi per salutare gli amici”. Meta finale del viaggio di Caterina, la Nuova Zelanda, in particolare Auckland, “dove mi fermerò certamente almeno un anno per riprendere forze ed energie”. Tra una città e l’altra,  tra un Paese e l’altro, Caterina cercherà qualche piccolo lavoretto per riuscire a mantenersi e proseguire il viaggio: “il mio obiettivo è quello di spendere al massimo 20 euro al giorno ma, pur prestando la massima attenzione per contenere ogni spesa, dovrò ovviamente lavorare”. Nè il denaro né i reiterati attacchi terroristici costituiscono un deterrente per lei: “sono nata e cresciuta in una famiglia normale. Compiere un’impresa come quella che mi sto apprestando a vivere io non è un’esclusiva per benestanti: basta crederci, aver voglia di osare e focalizzare tutte le proprie risorse in quella direzione. Per quanto riguarda gli attentati invece, non nascondo che dopo Bruxelles non mi sentirò più sicura in nessun aeroporto… ma questo non mi fermerà. L’obiettivo del terrorismo è quello di paralizzare gli animi, gli spostamenti… io non mi farò condizionare dalla paura”.  Chi vorrà accompagnare, passo dopo passo, l’intraprendente carpigiana e, perché no, calpestarne le stesse orme, potrà seguirne gli spostamenti sul blog Backpacking tipe for girls e sul suo canale You tube. Che questo straordinario sogno abbia inizio e… buona avventura!
Jessica Bianchi

 

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