Shakespeare e il cinema

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“Shakespeare è universale. Non ci rende migliori, e non ci rende peggiori, ma può insegnarci come origliare noi stessi quando parliamo con noi stessi. Può insegnarci come accettare i cambiamenti in noi e negli altri, e forse persino la forma finale del cambiamento”: con queste parole il celebre critico letterario Harold Bloom definisce, nel suo Shakespeare. L’invenzione dell’uomo, il poeta e drammaturgo inglese come il più grande autore di ogni tempo.  E proprio al Bardo, e all’influenza della sua opera sulla Settima arte, sarà dedicata – nel 2016, a 400 anni dalla morte – la rassegna Lo spettacolo della passioni: Shakespeare e il cinema, che prenderà avvio a partire da mercoledì 23 marzo presso l’Auditorium della Biblioteca Loria. Tutti gli appuntamenti – promossi da Comune di Carpi, Biblioteca Loria, in collaborazione con Carpi effetto cinema e il circolo cinematografico Cinema del carbone – saranno a partecipazione gratuita e inizieranno alle 21. Shakespeare e il cinema, cent’anni di complicità, questo il titolo dell’incontro del 23 marzo, vedrà la presenza di Emanuela Martini, direttrice del Torino Film Festival. L’eminente critica cinematografica, saggista e giornalista, illustrerà la storia del rapporto tra il cinema e il grande autore, attraverso una selezione delle opere più significative che attestano la forza comunicativa di un classico sempre attuale. Sarà poi Othello di Orson Welles a essere proiettato, in versione restaurata, venerdì 25 marzo: uno splendido bianco e nero, inquadrature originali, brevissime sequenze e uno stile originalissimo fanno di questo film uno dei capolavori di Welles e del cinema del Novecento. La proiezione sarà preceduta dalla presentazione di Enrico Badii, di Cinema del Carbone. Sarà poi la tragedia dell’amore per eccellenza la protagonista della proiezione, venerdì 1° aprile, di Romeo+Giulietta, con la presentazione di Alessandro Della Casa di Cinema del Carbone. Il film di Baz Luhrmann, con  Leonardo Di Caprio, racconta la vicenda dei due amanti,  ambientata in una “Verona beach” postmoderna, con tanto di musica pop-rock di sottofondo e inseguimenti in macchina delle bande rivali dei Capulet e Montagu.  Penultimo appuntamento sarà, venerdì 8 aprile, con Cesare deve morire, il capolavoro dei Fratelli Taviani che, ambientato nel carcere di Rebibbia e interpretato dai detenuti, nel 2012 si è aggiudicato l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e 5 David di Donatello tra cui miglior film e miglior regia. Rapinatori, assassini, criminali e camorristi possono, grazie a un laboratorio teatrale, uscire, anche se per poco, dalla loro condizione di reclusi, e vivere l’esperienza intensa della recitazione nel dramma Giulio Cesare di Shakespeare. La gioia dello spettacolo e poi la tristezza del ritorno nelle celle, sempre più strette dopo avere sperimentato la bellezza dell’arte, sono il fulcro di questa pellicola che sarà presentata da Benedetta Zecchini di Cinema del Carbone. A chiudere la rassegna sarà, mercoledì 27 aprile, Nadia Fusini, protagonista di Lo spettacolo delle passioni in Shakespeare. Grazie alla scrittrice, critica e traduttrice, profonda conoscitrice della letteratura inglese, il pubblico potrà conoscere meglio personaggi quali Amleto, Otello, Lear, Macbeth, Romeo e Giulietta, figure letterarie diventate modelli di passioni e sentimenti che da sempre agitano le vite degli uomini.

 

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