“Dare una casa più bella e migliore a tutti gli agricoltori in questa terra di sisma rappresenta una straordinaria ripartenza per la Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di Carpi”. Con queste parole Cristiano Fini, presidente provinciale Cia Modena, ha inaugurato, lo scorso 12 marzo, i locali della nuova sede della sezione carpigiana in via Don Luigi Sturzo, 21. “Ridare valore alla terra – ha poi sottolineato il vescovo, monsignor Francesco Cavina – dovrebbe essere un’azione centrale nella politica e nell’economia attuali. La terra è affare di tutti, espressione di armonia, equilibrio, bellezza e produzione. Ognuno di noi dovrebbe ringraziare coloro che la lavorano giorno dopo giorno: persone che riescono a tenere uno sguardo alla terra e uno rivolto al cielo”. E per suggellare il patto di amicizia nato tra Diocesi di Carpi e Cia, sabato 21 maggio, verrà organizzato un pomeriggio di festa dedicato all’agricoltura a Santa Croce. “Un momento capace di coniugare raccoglimento e convivialità; preghiera e mondo agricolo”, assicurano Fini e Cavina. Dopo il tradizionale taglio del nastro, alla presenza di numerose autorità – tra cui gli onorevoli Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca e il consigliere regionale Enrico Campedelli – e agricoltori locali, il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini ha ribadito l’importanza strategica del comparto agroalimentare per l’economia del nostro territorio. “Lo scorso anno le 26mila imprese agricole della regione hanno registrato dati record superando i 55 milioni di euro di export. Assistiamo a un ritorno alla terra, il food di qualità rappresenta un’opportunità turistica straordinaria”. Un territorio, il nostro, sempre più a rischio dissesto idrogeologico: “abbiamo ricevuto 108 milioni di euro dal Governo per mettere in sicurezza il territorio. Basta nascondersi dietro il termine emergenza.Il terremoto non è prevedibile, ma frane e alluvioni rappresentano rischi annunciati”. “Fare squadra per crescere e non arrendersi alla crisi e al sisma”, questo il leit motiv ribadito a più riprese dal presidente Fini, al quale si è unito anche l’assessore comunale Simone Tosi: “nel 2012 molti di voi agricoltori in un sol colpo hanno perduto ogni cosa. Casa e azienda. Da allora tanto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Siamo sulla strada giusta ma solo facendo sistema potremo portare a casa i risultati che tutti auspichiamo. Fino a quando l’ultimo cittadino – o imprenditore – non sarà tornato a casa, la ricostruzione post sisma resterà la priorità di questa Amministrazione”. Alle sue parole si è poi sommata la promessa dell’assessore regionale Palma Costi: “il nostro lavoro non si arresterà. Una battaglia è stata vinta con l’ottenimento della proroga di un anno per terminare la ricostruzione delle imprese agricole; ora l’obiettivo è quello di posticipare tale termine (settembre 2016) al 31 dicembre 2018”.
Jessica Bianchi