“Stimolare l’affetto che i cittadini nutrono nei confronti del territorio in cui vivono”, è questo secondo il sindaco di Soliera, Roberto Solomita, lo spirito che anima il progetto di Crowdfunding civico e partecipato Ataldegmè. Il progetto pilota, innovativo e originale, è il primo di questo genere in Italia: “si tratta della prima sperimentazione per un comune italiano in cui la raccolta fondi civica viene collegata a un processo partecipativo: i cittadini scelgono un progetto, il Comune si impegna a finanziarne fino all’80%”, prosegue Solomita. Ma come funziona esattamente? Tre gli ambiti sui quali i cittadini, in forma associata o libera, finalmente protagonisti nel nome del bene comune, potranno interrogarsi e avanzare proposte fattive: rigenerazione, riqualificazione e rivitalizzazione urbana, attività di coesione sociale e sostegno ai giovani e, infine, promozione culturale.
Dalle giostrine nei parchi alla casetta dell’acqua, da un progetto didattico alla realizzazione di un’area verde per lo sgambamento dei cani, a una rassegna culturale estiva. Centrale il ruolo dei Consigli di Frazione: a loro spetta infatti il compito di avviare un percorso di partecipazione teso alla raccolta e al perfezionamento delle proposte, sino a un appuntamento pubblico di votazione in cui si deciderà a maggioranza l’idea che per quell’anno dovrà essere finanziata (fino a un massimo di 25mila euro ciascuna). Dopo una fase di validazione da parte degli uffici competenti, che ne confermeranno la fattibilità e il budget, saranno selezionati quattro progetti (per i quali l’ente pubblico destina in totale 80mila euro), uno per frazione/quartiere (Soliera centro, Limidi, Sozzigalli-Secchia e Appalto).
“I proponenti – prosegue il primo cittadino – si impegneranno poi in attività di promozione per sollecitare chi ritiene il progetto interessante a sostenerlo, anche con piccole cifre, su specifiche piattaforme specializzate. Contestualmente potranno reperire ulteriori fondi attraverso cene, lotterie, feste di vicinato… Il Comune, da parte sua, contribuirà a coprire la quota mancante, fino a un massimo di 20mila euro a progetto”. L’obiettivo dichiarato di Ataldegmè è quello di dare forma a quanto la comunità ritiene utile per migliorare la qualità della vita, favorendo al contempo, maggiore coesione sociale e partecipazione nelle scelte che riguardano il bene collettivo.
“Il motto del progetto è: se ci tieni, contribuisci. In una fase di scarsa partecipazione politica e civile – conclude Solomita – crediamo sia necessario sperimentare forme concrete di coinvolgimento delle persone, a partire dai bisogni delle proprie comunità e del proprio territorio con la possibilità di incidere e decidere sui progetti e non solo di essere ascoltati ed esprimere opinioni”. Insomma cittadini sempre più protagonisti ma mai lasciati soli.
Jessica Bianchi