La Carpi del futuro: la parola all’assessore Morelli


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Assessore Morelli, lo stanziamento da parte della Regione di 800.000 euro per porre mano alla ristrutturazione del Torrione degli Spagnoli, dopo che riuscì a ottenere ‘gratis’ dal Demanio dello Stato l’immobile, lo ritiene una vittoria personale?
“La ritengo prima di tutto una vittoria e un’opportunità per la città e della città, del suo sistema culturale e più in generale per l’immagine di Carpi”. Comincia con l’argomento Torrione, l’intervista all’assessore Simone Morelli nella quale spazia sugli argomenti di sua competenza.
Avete deciso cosa fare di questo immobile storico posto nel bel mezzo della piazza?
“Quando abbiamo assunto la proprietà del Torrione, ne abbiamo determinato, in accordo con Demanio e Ministero Beni Culturali votandoli in consiglio, usi e sua destinazione. Abbiamo parlato e immaginato una vetrina per le produzioni di eccellenza del territorio, per le installazioni artistiche che riguardano queste produzioni e per la valorizzazione degli archivi moda. Archivi che stiamo recuperando e digitalizzando affinchè siano a disposizione di studenti e professionisti anche all’interno del polo della creativita, luogo in cui faremo formazione professionale, innovazione, coworking, fab lab e internazionalizzazione, sostegno e impulso all’economia del territorio nel suo complesso. Sugli usi del Torrione, oltre agli accordi già presi, vi sarà comunque una fase di condivisione con la città e i diversi”.
Si era parlato anche di un ristorante all’ultimo piano.
“Sì, all’interno di un sistema organico di offerta di servizi, è previsto un luogo ristoro all’ultimo piano, un pubblico esercizio per carpigiani,  turisti e uomini d’affari, in un ambiente suggestivo e pieno di fascino”. Quanto è frequentato il Palazzo?
“Nel 2016 abbiamo avuto al Museo oltre 53.000 presenze su 296 giorni di apertura con un utilizzo da parte di terzi delle sale e degli spazi del palazzo pari a 319 giorni per 31.000 presenze. Cui vanno aggiunte 119.000 presenze al Castello dei Ragazzi mentre, per restare in ambito di eventi culturali, abbiamo registrato 48.000 presenze agli spettacoli teatrali, 47.000 prestiti di libri alla Biblioteca Loria la quale ha raggiunto in un anno quota 250.000 presenze. Numeri importanti che ci soddisfano e ci spronano a fare ancora meglio: quest’anno, ad esempio, stiamo puntando a non avere giorni di chiusura. Stiamo parlando del solo Palazzo e non delle iniziative culturali e di promozione commerciale fatte al suo esterno: stiamo arrivando ad adottare un’unica regia per quanto riguarda la programmazione, la pianificazione e la promozione di tutta l’offerta culturale”.
Ha parlato anche di una ‘rivisitazione’ della Biblioteca Loria. In che cosa consiste?
“Renderla sempre più al passo coi tempi e con le esigenze dei lettori e dei frequentatori, ampliando orari di fruizione e opportunità”.

E cosa ci dice della novità della Pinacoteca?
“Oltre alle Stanze del Vescovo, verrà restaurata l’ex Biblioteca e, quindi, tranne la Sala Vigarani, avremo il completo restauro e la fruibilità di Palazzo Pio, migliorando l’offerta culturale e l’attrattiva turistica per un monumento del ‘500 che merita d’essere visto e conosciuto”.
A proposito di turismo, vi è la nota dolente dell’Ostello che non apre.
“Il Comune ha già assegnato la gestione  dell’Ostello, ma per la sua apertura si è in attesa dell’inizio dei lavori per il ripristino della sede Aimag di via Alghisi, dove torneranno gli uffici dell’azienda. Ma tempi e interventi sono di competenza della Regione”.

Lei aveva annunciato il restauro dei giardini dietro il Comune, ora in condizioni di degrado. A che punto siamo?
“I lavori di recupero dell’area verde e degli spazi pedonali partiranno a breve e l’area tornerà a essere bella e accogliente”.
E il parcheggio interrato nel Piazzale della Meridiana?
“Si tratta di un project financing che coinvolgerà i privati in un’opera importante rivolta al futuro della città nella quale sono previsti anche box auto da affittare a privati. Verrà anche completato il restauro dell’area ex Bocciofila Malatesta in cui il parcheggio attuale verrà sostituito da un giardino pubblico a spese dell’impresa che realizzerà il parcheggio interrato  della Meridiana”.
Niente da fare per l’area abbandonata e degradata dell’ex Cantina sociale di viale de Amicis per crearne un parcheggio?
“E’ un’area privata e il Comune su di essa non può intervenire, almeno per ora”.
Che ne è del progetto contenuto nel programma elettorale del Pd di unificazione delle sedi comunali, ora sparse in diversi luoghi della città, con conseguenti alti costi per la collettività?
“Si farà e quest’anno elaboreremo un progetto complessivo perché sono evidenti a tutti i benefici economici di una tale rivoluzione sotto il profilo di modernità della struttura e dell’ottimizzazione e razionalizzazione dei costi e dei servizi. Basti pensare a quelli fissi per gli affitti, poi il risparmio energetico e il risparmio di tempo per i cittadini, per i professionisti, per chi lavora nel pubblico e nel privato, per non parlare poi di un miglior uso del patrimonio comunale. La sede unificata? Sarà nell’immobile sito in via Tre Febbraio, l’ex Angelo Po, dove attualmente vi è il Comando dei Vigili Urbani e l’Anagrafe. Quest’area subirà una profonda trasformazione perché si trova in quella che sarà sempre più la porta della città: partendo dalla tangenziale, unirà il Polo della creatività, la Casa della salute che sarà creata nell’ex Stazione delle autocorriere e i principali istituti scolastici. Viale Peruzzi è destinato insomma a cambiare volto”.
Lei ha lanciato anche un concorso di idee per rivedere l’assetto attuale dei cosiddetti ingressi in centro storico, le vecchie porte della città, insomma. Cosa può dirci?
“Piazza Dante, piazzale Marconi, piazzale Ramazzini, le tre porte del centro e piazza Martiri, sono oggetto di un concorso di idee per giovani architetti e ingegneri per una loro ‘rivisitazione’. Abbiamo bisogno di non avere più i cosiddetti “non luoghi” e di perseguire una costante ricerca della bellezza, del decoro e della funzionalità. D’altronde il potenziamento delle luci in piazza Martiri comprese quelle d’arredo del Palazzo dei Pio, rivedendone tutto il contesto e continuare a investire in manutenzione e miglioramento degli arredi in centro storico, va proprio in questa direzione”.
Per quanto riguarda l’attività serale dei locali pubblici e le relative proteste dei residenti in ragione degli schiamazzi notturni, ha più volte ribadito come sia necessaria pazienza e tolleranza da parte di tutti. Com’è andata l’estate scorsa?
“Carpi sta diventando attrattiva, aprono molti esercizi grazie a una politica sui dehors (usando come leva la Cosap e la Siae), togliendo gli oneri di parcheggio per molte iniziative pubbliche e private.
Si tratta di rispettare maggiormente le regole ma sopratutto di fare sistema per garantire più pianificazione e organizzazione ed è per questo che abbiamo creato il Centro unico di promozione che vedrà il suo front-office nella Sala ex Poste di Palazzo Pio. Stiamo anche pianificando le iniziative prossime come le grandi mostre, una con Vogue e una su Newton con le associazioni di categoria, gli Stake Older del territorio, e gli eventi con Carpi c’è, per incentivare la frequentazione del centro cittadino anche di sera, quindi sì iniziative ma senza abbandonare la qualità e rispettando i diritti dei residenti. Bellissimo al riguardo il video-mapping di quest’anno raffigurante  il presepe di Lele Luzzati esposto nel Cortile d’onore del Castello. Inoltre non mi dispiacerebbe quest’anno riuscire a fare un Capodanno in Piazza”.
Cesare Pradella

 

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