Sono giovani, talentuosi, fanno musica a testa bassa e col volume alto, con la convinzione che facendo le scelte giuste si possa fare molta strada. E’ questa infatti la filosofia che si cela dietro la scelta del nome Pawns, che tradotto dall’inglese significa “Pedoni”, come ha spiegato il cantante e autore della band Francesco Porrini alias Shanks: “il pedone nella scacchiera è il più scarso e nell’antichità non veniva nemmeno chiamato pezzo, ma se arriva in fondo alla scacchiera ha la capacità di trasformarsi in qualsiasi altra pedina. Per noi quindi essere pedoni significa vivere con l’umiltà di dire ‘non siamo nessuno’, ma con la consapevolezza che se compiamo le mosse vincenti possiamo diventare ciò che vogliamo”. Gli altri membri del gruppo sono Sebastian (Sebastiano Vezzali) alla batteria, Eddi (Enrico Benatti) alla chitarra e Brook (Alessandro Marzico) al basso. Il loro primo album si chiama Il mondo delle fiabe ed è stato registrato nello studio Blue Beet di Reggio Emilia. Un lavoro che li ha tenuti impegnati per due anni e trae il suo nome dalla canzone simbolo del loro progetto musicale in cui vengono denunciati il razzismo, il perbenismo, l’ipocrisia della società odierna e la voglia di cambiare le cose, di essere soggetti attivi all’interno di questo grande “gioco di luci e ombre in movimento” che è la vita. “L’album – ha precisato Shanks – racconta il mondo incantato nel quale viviamo, che ci anestetizza, cucendoci addosso maschere, falsi ideali, mode e dogmi”.
Dal punto di vista delle sonorità, come definireste il vostro album e in generale il vostro stile?
Sebastian: “il disco sperimenta vari generi, dal regge al pop, passando ovviamente per il rock. Il nostro genere è l’alternative rock, ossia un rock più ritmato a livello vocale, con dell’elettronica e una musicalità particolare. Pur mixando diversi generi, l’album conserva un filo conduttore che collega tutti i brani tra loro all’insegna di un unico messaggio basato sui principi di libertà, coscienza e spirito critico.
I brani presentano un connotato polemico e spesso incredulo nei confronti dell’attuale situazione sociale a volte psicopatica”.
Come è cambiato il modo di promuovere la musica al tempo dei social media e che uso ne fate?
Brook: “il web ha cambiato radicalmente il modo di promuovere la musica. E’ uno dei principali mezzi di diffusione perché consente di raggiungere qualsiasi persona indipendentemente da dove si trovi. Noi cerchiamo di farne un uso proficuo cercando di pubblicare quotidianamente qualcosa, anche se possiamo ancora migliorare. Per il momento siamo attivi su Youtube e Facebook con la nostra fan page ufficiale Pawns”.
Per voi la musica resterà solo un hobby o vorreste farne una professione? Quali sono i vostri sogni e le vostre aspirazioni?
Eddi: “vorremmo diventare dei musicisti con l’intento di portare il nostro messaggio il più lontano possibile”.
Chiara Sorrentino