Dopo la paura resta la rabbia

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Imparate a prestare attenzione anche quando non pensate di essere in pericolo: è questo il messaggio della signora Giuliana a distanza di due settimane dall’episodio di cui è rimasta vittima. L’idea di raccontare nasce dall’intenzione di avvisare il maggior numero di persone per poter evitare ad altri di vivere tanta paura. “E’ stata una situazione bruttissima. Intorno alle sette di sera, dopo aver fatto la spesa al supermercato in via Ugo da Carpi, mi sono diretta verso la macchina con le borse della spesa. Mentre mi accingevo ad avviare il motore, ho sentito un forte boato e mi sono spaventata al punto che, come paralizzata dalla paura, mi sono accucciata pensando che qualcuno volesse farmi del male seriamente. Ho urlato – continua la signora Giuliana – sperando che qualcuno venisse in mio soccorso visto che ero davanti a un supermercato dove c’era gente che affluiva a quell’ora ma non è intervenuto nessuno”. Giuliana è dovuta scendere dall’auto per andare a chiedere aiuto. Tutto è successo in un attimo senza che Giuliana si potesse rendere conto di nulla. “Ho sentito un boato, come se fossero degli spari: in realtà qualcuno aveva rotto il vetro della mia macchina per portarmi via la mia borsa che era appoggiata sul tappetino del posto del passeggero con il manico inserito nel cambio delle marce, quindi nemmeno in una situazione di comodo per il malvivente. Io non mi sono accorta di niente ho realizzato che si trattava di una rapina solo dopo, quando mi sono accorta che mancava la borsa”.
Allora, dopo lo spavento e la paura, la signora Giuliana ha provato un sentimento di rabbia “immane” perché “ti rendi conto che vieni privata delle tue cose più personali perché una donna in una borsa conserva tutto di sé: i ricordi, il portafogli, la carta d’identità, le carte di credito, la patente, i soldi.  E’ intervenuta la Polizia ma nessuno può fare niente in questi casi”. Restano l’amarezza e la paura di essere seguiti perché “adesso quelle stesse persone che mi hanno derubato sanno dove vivo e ho paura perché vivo da sola: mi hanno privato di quella sicurezza che avevo”.
Non c’è modo per risalire al responsabile perché non ci sono elementi utili: Giuliana aveva parcheggiato la macchina per puro caso sotto la telecamera e in uno spazio illuminato in prossimità dell’ingresso del supermercato. “Le Forze dell’Ordine hanno visionato la registrazione ed è stato visto un ragazzo vestito di nero, incappucciato: è comparso da dietro la macchina, ha rotto con qualcosa il finestrino dando più colpi perché al primo tentativo non ha ottenuto ciò che voleva, e in due secondi ha portato via la borsa”.
Giuliana ha comunque sporto denuncia alla Polizia. E poi conclude: “è stata una questione di attimi, ma per me sono stati interminabili perché sono rimasta accucciata nella mia macchina non so per quanto tempo, fino a quando non ho avuto la certezza che quei rumori erano finiti. Ho avuto tanta ma tanta paura veramente”.
S.G.

 

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