Insieme fin in capo al mondo…

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Lei è diplomata in ragioneria e ha sette anni di esperienza nel settore abbigliamento terminati a causa del fallimento dell’azienda in cui lavorava. Lui ha studiato alla scuola alberghiera e ha cominciato a lavorare nelle cucine di tutta Italia a partire dai 16 anni. Sono Martina Reguzzoni e Diego Arata, giovani fidanzati accomunati dalla condivisione di un progetto di vita fuori dall’Italia, perchè dicono: “non vediamo nessun futuro nel nostro Paese”.
Quando e perché avete deciso di trasferirvi a Sydney e di cosa vi occupate lì?
Diego: “il primo a partire sono stato io nel 2010. Dopo numerose esperienze come cuoco in giro per l’Italia ho capito che avevo bisogno di un cambiamento radicale, di uscire dal quel torpore che caratterizza da ormai troppi anni il nostro territorio e così ho deciso di trasferirmi in Australia. Martina mi ha raggiunto nel settembre del 2013. Inizialmente eravamo solo amici, l’amore è sbocciato qui. Abbiamo vissuto i primi tempi a Canberra, la capitale australiana, ma da marzo di quest’anno ci siamo trasferiti a Sydney.  Dopo alcune esperienze in locali australiani e italo-australiani che mi hanno permesso di approfondire la cultura e le tradizioni gastronomiche nazionali, da alcuni mesi sono diventato capocuoco di un famoso ristorante italiano, mentre Martina lavora come cameriera, anche se spera presto di trovare un lavoro nel suo settore”.
Cosa vi piace della vostra vita in Australia e cosa invece cambiereste?
Diego: “ciò che mi piace di più sono le belle opportunità che si creano tutti i giorni, e la possibilità di poter sempre pensare a migliorarsi per raggiungere un altro obiettivo. Inoltre, qui si riesce a vivere bene senza l’ansia di non farcela ad arrivare a fine mese”.
Martina: “ovviamente un aspetto negativo è rappresentato dall’enorme distanza con l’Italia. La nostra avventura è iniziata a Canberra: città con 330mila abitanti, piena di parchi e colline e, ovviamente, con il Parliament House, molto a misura d’uomo. La vita là trascorreva tranquilla e siamo riusciti subito a fare amicizia con tante persone. Sydney invece con i suoi oltre 4milioni di abitanti è totalmente diversa: più ricca di occasioni importanti, ma piuttosto caotica, per cui per il momento il nostro cuore batte per Canberra. Magari ci torneremo un giorno”.
Il vostro futuro lo vedete in Italia o all’estero?
Martina: “per ora, purtroppo, non vedo un futuro in Italia. Ho fatto quattro anni di cassa integrazione prima di venire qui e temo che la situazione italiana non cambierà a breve”.
Diego: “per il momento il nostro futuro è qui o, in ogni caso, all’estero, anche se l’Italia mi manca ogni giorno. La famiglia, gli amici, i sapori e i profumi sono l’unico scotto da pagare, ma poi mi basta guardare il telegiornale italiano una volta ogni 15 giorni per ricordarmi tutte le ragioni per cui sono venuto via”.
Prossimi obiettivi?
Diego: “ora gestisco la cucina di un ristorante appena aperto con tutte le complicazioni del caso.  L’obiettivo è quello di gestirlo in modo sostenibile, riscuotendo un buon successo, nella speranza di rimanere il più vicino possibile alla nostra qualità e nel rispetto delle nostre tradizioni”.
Martina: “sto aspettando che mi approvino il visto permanente per iniziare a studiare qui, dal momento che il mio titolo di studio non è riconosciuto.
Così facendo spero di tornare presto dietro alla scrivania di un ufficio”.
Chiara Sorrentino