Cassonetti grigi, addio…

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Il cerchio sta per chiudersi. Dopo dieci anni dall’avvio dell’introduzione del sistema di raccolta differenziata porta a porta in quasi tutta la città (correva l’anno 2006) anche il centro storico vedrà finalmente scomparire i cassonetti grigi. Dal 30 novembre, infatti, circa 3mila utenze, tra famiglie e attività, saranno tenute a fare la propria parte per il bene della città, differenziando al meglio i propri rifiuti. L’obiettivo? Migliorare ulteriormente la quantità e la qualità della raccolta differenziata, consentendo di smaltire meno rifiuti in discarica, avviare al recupero una maggiore quantità di materiali riciclabili e, di conseguenza, salvaguardare l’ambiente e il decoro cittadino. Nell’area delimitata da viale De Amicis, viale Ariosto, viale Nicolò Biondo, via Volturno, viale Garagnani, p.le Ramazzini, viale dei Cipressi, viale Guido Fassi, p.le Marconi e via Galilei il salto sarà doppio: “i cittadini non solo dovranno conferire in modo diverso i propri rifiuti ma si dovranno confrontare con la tariffazione puntuale, la quale scatterà a partire dal 1° gennaio 2016 e, lo ricordiamo, si basa sul principio chi più inquina, più paga.  Nel 2014  – spiega l’assessore Simone Tosi – a Carpi, ciascuno di noi produceva 400 chili di rifiuti annui, di cui 198 andavano a smaltimento in discarica. A partire dal prossimo anno, grazie alla tariffazione puntuale, puntiamo a superare l’80% di raccolta differenziata e a produrre solo 60 chili di frazione indifferenziata annua procapite. Nel porci tali obiettivi abbiamo preso a modello i migliori in Italia, ovvero la Provincia di Treviso: là, questi numeri sono una realtà consolidata”.
Carpi, che può già vantare oltre il 70% di raccolta differenziata può aspirare a ben altro, basti guardare Novi, Soliera e Medolla, dove la tariffazione puntuale è già stata introdotta: “questi tre comuni – prosegue Paolo Ganassi, dirigente dei servizi ambientali di Aimag Spa – sono ai primi posti in Emilia Romagna per la minor produzione di indifferenziato annuo, ovvero 70 chili procapite, i quali includono anche la quota relativa agli abbandoni”.  Considerate le difficoltà legate alle peculiari caratteristiche urbanistiche del centro, continua Ganassi, “abbiamo deciso di avere un approccio diverso coi cittadini, coinvolgendoli in modo più diretto e somministrando loro un questionario per conoscerne il pensiero. In centro verranno raccolti, con la modalità door to door, indifferenziato, carta e organico, mentre sfalci e potature saranno ritirati gratuitamente previa richiesta. I cassonetti grigi, azzurri e marroni saranno quindi eliminati e, al loro posto, verranno consegnati appositi contenitori dotati di microchip da esporre in giorni e a orari prestabiliti. Starà al cittadino scegliere se optare per bidoni da 40 o 120 chilogrammi (per carta e indifferenziato) ma resta fermo il principio di esporlo solo quando è pieno (la frequenza di raccolta sarà settimanale in centro) e il meno possibile. A giorni definiremo svuotamenti minimi e costi”.
Con la sparizione dei cassonetti grigi i vari “furbetti” non potranno più migrare verso il centro con tanto di sacco dell’immondizia al seguito: ciò comporterà un ulteriore incremento nel numero degli abbandoni?
“Io sono positivo. Chi si ostina a migrare per depositare la propria spazzatura, d’ora in poi dovrà andare sempre più lontano. Questo, probabilmente, li obbligherà ad adattarsi”, risponde prontamente l’assessore Tosi. Per tentare di arginare l’incivile fenomeno comunque, Aimag ha avviato una collaborazione con le Guardie ecologiche volontarie per monitorare argini e fossi, mentre, assicurano i nostri amministratori, “gli agenti in borghese continueranno a stangare i trasgressori colti in flagrante e verranno installate altre tre telecamere”. Linea dura quindi contro l’inciviltà di coloro che, impunemente, continuano bellamente a gettare la spazzatura in ogni cantone.
Jessica Bianchi

 

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