Era il 7 settembre del 1978 quando Osvaldo Cantore, Appuntato della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Carpi venne ucciso a 55 anni a causa delle ferite riportate in un conflitto a fuoco avvenuto nel corso di una rapina nell’oreficeria Lotti in corso Alberto Pio. Ieri si è celebrato l’anniversario della sua morte alla presenza delle due figlie, Sandra e Daniela, di rappresentanti della Polizia di Stato: il questore di Modena Giuseppe Garramone e il dirigente il Commissariato dottoressa Emanuela Ori e l’assessore alle politiche sociale Milena Saina. E’ seguito un piccolo rito religioso, officiato dal cappellano dell’Accademia militare. E’ stata deposta sulla tomba una corona di fiori inviata appositamente dal Capo della Polizia Alessandro Pansa. Forte è l’intento della Polizia di Stato di mantenere vivo il ricordo di chi ha dato la propria vita per lo Stato, diventando un esempio da seguire non solo per tutti gli appartenenti all’Amministrazione della P.S., ma anche ai giovani e alla cittadinanza che sempre più necessita di ritrovare il senso dello Stato. Il 6 settembre dell’anno scorso, alla presenza di tutte le autorità civili e militari, era stato intitolato all’Appuntato Cantore il parco cittadino di via Mazzali con apposizione della targa commemorativa.