Una manciata di giorni di vacanza negli Stati Uniti, dopo il trionfo ai Mondiali di Kazan, e per Gregorio “Greg” Paltrinieri è già ora di tornare in vasca per prepararsi all’appuntamento clou della prossima stagione: le Olimpiadi di Rio 2016.
In quell’occasione Greg gareggerà solo sui 1.500 m s.l. (dove si è laureato il 9 agosto campione del mondo: primo italiano della storia) non essendo gli 800 (dove è vice campione del mondo) disciplina olimpica. Per Paltrinieri sarà una gara importante che arriverà al termine di quattro anni di preparazione specifica e di un crescendo di successi culminati con il titolo mondiale. Un ciclo che si era aperto con il quinto posto alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e si chiuderà in Brasile. A Rio, inoltre, il campione carpigiano potrebbe finalmente confrontarsi di nuovo col suo rivale di sempre: il cinese Sun Yang che a Kazan ha preferito non scendere in vasca a seguito di un episodio ancora non del tutto chiarito.
Greg è appena tornato da Miami per una vacanza all’insegna di sole e mare.
Greg non riesci ad allontanarti dal tuo elemento naturale, l’acqua, nemmeno durante le vacanze.
“Ma quella è acqua diversa; senza cronometro, senza qualcuno che ti urla dietro. Senza responsabilità”.
Sei tornato a casa da campione del mondo, che effetto fa?
“E’ una bella sensazione. Sono supercontento di aver vinto i 1.500, ma anche del secondo posto negli 800. Ho lavorato molto per raggiungere questo obiettivo; Kazan è il risultato di anni di duri allenamenti e sacrifici. Sapevo di poter fare bene. Mi sentivo in forma. I mondiali in vasca corta avevano rafforzato la mia convinzione… ero fiducioso; mi spiace solo di non essermi potuto confrontare con Sun Yang, ma anche senza di lui è stata una vittoria difficile, seppure fortemente voluta”.
Ma del forfait di Sun Yang cosa sai?
“Di fatto quello che è stato riportato dalle versioni ufficiali. Prima della gara c’erano giunte voci ma nulla di preciso. La sua assenza ci ha destabilizzato: anche noi lo abbiamo saputo pochi minuti prima della partenza. Pensavamo di tarare la gara su di lui e lui non c’era e quindi ho dovuto cambiare la mia strategia partendo subito forte e alla fine ero molto stanco”.
Adesso che sei campione del mondo ti senti maggiormente responsabilizzato?
“Continuerò a nuotare come ho sempre fatto. Il titolo ha solo aumentato la fiducia nelle mie capacità, ma continuerò a gareggiare con leggerezza e impegno”.
Sul podio eri visibilmente emozionato e noi con te, e l’inno lo hai solo accennato.
“Avevo mille sensazioni ed emozioni dentro. L’inno lo cantavo in silenzio, volevo godermi quel momento straordinario”.
Tra le tue passioni il basket e il calcio. Te lo aspettavi che dopo due giornate di campionato in Serie A il Carpi e la Juventus avessero gli stessi punti?
“(ndr sorride) Onestamente no, soprattutto in considerazione del fatto che entrambe sono a zero punti. Ma il campionato è lungo e credo che tutte e due le squadre mi daranno delle soddisfazioni”.
Il basket ti ha invece eletto come portafortuna dal momento che la Federazione ti ha invitato a Berlino per la prima gara degli azzurri agli Europei contro la Turchia.
“Sì, gli azzurri del basket mi sono stati molto vicini prima e dopo le mie gare con messaggi e incitamenti. E’ bello vedere e sentire questo tifo trasversale e sono lieto che mi abbiano invitato a Berlino per il loro debutto”.
Dicevamo che il tuo obiettivo sono le Olimpiadi di Rio nel 2016 e dopo? Qualcuno ipotizza che potresti cimentarti anche nelle acque libere (le gare di fondo che si svolgono non in vasca).
“E’ un’ipotesi che prenderò in considerazione dopo le Olimpiadi. L’idea mi piace ma al momento il mio obiettivo sono le gare in vasca”.
Greg nei prossimi giorni riprenderà la preparazione nel centro sportivo di Ostia e poi tornerà in città il 20 settembre per l’inaugurazione della nuova piscina comunale: una struttura che finalmente permetterà al campione carpigiano di allenarsi anche a casa sua. Intanto l’altra sera la città si è stretta intorno a Greg Paltrinieri in occasione di una grande festa nel corso della quale si è cercato di restituirgli una parte delle emozioni che lui ha regalato a noi attraverso il racconto delle sue passioni con aneddoti, ospiti e tanti amici. Forse sarà sola retorica, ma quello di Greg è lo sport che noi amiamo.
Pierluigi Senatore