Nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 luglio, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento al Dl Enti locali 12.1 sulle Zone franche urbane, così come era stato proposto dai senatori emiliani a prima firma del senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, riformulando per intero l’art 12 dello stesso Decreto. Con l’emendamento, fermi restanti gli stanziamenti a disposizione della misura (20 milioni di € da per 2015 e 20 per 2016) da una parte, si riduce l’applicazione del provvedimento ai soli centri storici e abitati, compresi quelli dei Comuni alluvionati, ma si allarga l’elenco dei Comuni interessati anche a Cento, Carpi, Mirabello e Reggiolo che erano, invece, in un primo tempo, rimasti esclusi, dall’altra si specificano le tipologie di imprese beneficiare attraverso i codici ATECO e si limita al 10% la disponibilità di risorse per i comuni di Carpi e Cento, stante la grandezza dei centri storici. Per quanto attiene, invece, all’emendamento 13.1, a prima firma del senatore emiliano Claudio Broglia, la Commissione Bilancio del Senato ha accolto solo il comma 1 riformulato: la proroga dello stato di emergenza sarà, quindi, fino al dicembre 2016 e non 2017 come era stato chiesto dai parlamentari emiliani del Pd. “Siamo comunque soddisfatti dei risultati raggiunti sia per quanto attiene alla riformulazione delle Zfu che per la nuovo proroga della dichiarazione dello stato di emergenza – dichiarano i senatori Vaccari e Broglia – Siamo consapevoli che rimangono ancora alcune questioni irrisolte, importanti per la zona del cratere sismico, delle quali il Governo si è impegnato a farsi carico nella discussione sulla Legge di stabilità 2016 alla ripresa autunnale”. Con il cruciale passaggio alla Commissione Bilancio, di fatto, le Zone franche urbane sono una realtà: l’approvazione definitiva del Dl Enti locali da parte dell’Aula di Palazzo Madama è fissata per i primi giorni della prossima settimana e, poi, ci sarà l’ultimo breve passaggio alla Camera, previsto prima della pausa estiva dei lavori del Parlamento.