Bper: verso la spa

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E’ stata una settimana ricca di appuntamenti per Bper Banca. Prima ha presentato il suo nuovo brand e poi si è riunita in occasione dell’assemblea annuale dei soci: con 9.409 voti ha vinto la lista numero 1, espressione della continuità dirigenziale.
Nel Cda sono stati riconfermati fino al 2017 l’attuale presidente di Bper Ettore Caselli, l’ad Alessandro Vandelli, Giosuè Boldrini, Giulio Cicognani, Elisabetta Gualandri e Maria Valeriana Masperi. Come consigliere di minoranza è stato eletto Roberto Marotta. In assemblea è stato anche approvato il Bilancio 2014 e sono stati nominati il collegio sindacale e quello dei probiviri.
Al termine dell’assemblea, Alessandro Vandelli, Ad di Bper, ha ribadito come occorra “preparare bene il percorso e dare stabilità alla banca. Non ci possiamo permettere di fare una trasformazione in spa senza avere chiare in mente quali sono le forze in campo nella compagine azionaria. La mia idea – ha proseguito l’amministratore delegato – è quella di continuare e tener viva questa esperienza di banca popolare con tanti soci. Dobbiamo però individuare altri componenti che possano dare un peso anche in termini di numero di azioni”. Vandelli parla a questo proposito di “diverse possibilità e soluzioni. Noto con piacere – ha detto – che le fondazioni hanno visto nelle popolari un possibile ambito di interesse e di impegno. Crediamo che con le fondazioni e altre realtà si possa creare un pool di soci in grado di dare stabilità alla banca e, a quel punto, ragioneremo sulla trasformazione. Ciò che immagino per il futuro – ha proseguito Vandelli – è che la compagine della nostra banca possa avere tra i suoi componenti il grande popolo dei soci di oggi, qualche istituzione di natura finanziaria, le grandi famiglie imprenditoriali dei nostri territori e le fondazioni. Sul tema delle aggregazioni la mia preferenza è guardare al mondo delle popolari. Noi, dopo il passaggio fondamentale dell’assemblea, metteremo la testa alla trasformazione in spa e alle potenziali aggregazioni, ma sempre con quell’equilibrio e quell’attenzione che il nostro gruppo ha dimostrato di avere. E’ indubbiamente il mondo delle popolari quello a cui ci rivolgiamo – ha proseguito Vandelli in riferimento a future aggregazioni – anche se ci sono altre realtà che, dal punto di vista demografico, potrebbero essere interessanti. Noi, come noto, siamo fra le popolari più attive”.
Quindi, ha continuato l’ad di Bper, “guarderemo a chi ha dimensioni simili alle nostre o un po’ inferiori e non a chi è significativamente più grande. Nella futura Spa lo ‘zoccolo duro’ che vorremmo creare dovrebbe superare almeno il 20% e puntare al 25%. I soci organizzati oggi possono fare molto e l’ipotesi più auspicabile credo sia un mix di semplici soci e altri con particolare capacità finanziaria”.
Pierluigi Senatore
 

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