Non si sono fermati neanche per il cin cin di mezzanotte. Anzi: la notte di San Silvestro piace ai ladri esattamente come il Ferragosto e sempre per gli stessi motivi. Quando gli altri escono, loro entrano. Prendono di mira una zona e colpiscono a più riprese. “Io e mio marito siamo rimasti fuori dalle sei e quaranta alle otto di sera. Ma io dico: uno non è più libero di uscire un’ora senza che poi si ritrovi la casa svaligiata?”. Di sabato pomeriggio molta gente è fuori e i ladri lo sanno bene: c’era già buio e nessuno ha visto niente.
L’accortezza di lasciare accese le luci per tenere lontani i ladri è ormai del tutto inutile: pochi minuti sono sufficienti e non c’è lampada che tenga.
Nemmeno il cattivo tempo ferma i ladri e piovono furti anche quando in casa c’è qualcuno. “Mi ero appisolato sul divano – è la testimonianza di un anziano – e mi sono risvegliato per il freddo che proveniva dalla finestra lasciata aperta dai ladri. Non li ho nemmeno sentiti ma hanno rovistato dappertutto”.
I padroni di casa si ritrovano di fronte all’identico incubo, a vagare tra stanze sottosopra con le finestre rotte e a contare le scatole vuote perché non se ne vanno a mani vuote e dietro di loro lasciano il caos. Le porte divelte non si richiudono nemmeno più.
Restano lo choc e la paura, la sensazione delle proprie cose violate. “Non hanno più nessun ritegno, cominciano ad andare su per le case, rubano quando c’è la gente dentro. Io mi sono ingabbiato in casa e ho fatto tutte le cose di sicurezza, ma non si può andare a rubare in casa di un pensionato”.
Il settimanale Tempo si concentrerà sul tema della sicurezza nel corso del 2015 accogliendo le testimonianze di chi, anche a distanza di tempo, non ha ancora dimenticato: ci sono sensazioni e immagini che restano indelebili, così come resta la rabbia di chi è stato truffato dopo aver aperto la porta di casa oppure on line. L’indirizzo a cui scrivere è: via Nuova Ponente 28 oppure tempo@radiobruno.it, telefono 059.642877.
Sara Gelli